Che prima o poi mi sarei occupata in qualche modo di politica l’ho sempre saputo.
Per me politica significa vivere la vita cercando un significato, non lasciarsi sorprendere dagli eventi e soprattutto legarli ad un contesto, non accontentarsi del detto o scritto ma andare alle radici dell’informazione, non considerarsi come unico essere vivente del globo ma un insieme, dove la partecipazione attiva permette la crescita e a volte anche la sopravvivenza.
Sono diventata coordinatrice del Partito Democratico di Gruaro e ho trovato un gruppo di persone che mi hanno insegnato tanto, mi hanno incoraggiato e sostenuto, fino a propormi il ruolo di candidato sindaco. Persone che hanno lavorato per la comunità presenziando senza mai un’assenza ai consigli comunali, persone che hanno dato la loro esperienza per farmi crescere senza mai guardare al passato. Ringrazio tre persone per tutti. Sante, la memoria storica di Gruaro, preparatissimo amministratore, mi ha sostenuto e tuttora mi sostiene nel duro ruolo dell’opposizione. Gino, mi ha insegnato la necessità della resistenza, mi ha raccontato delle eterne e fumose riunioni, quelle dove si vinceva per lo sfinimento della controparte, a lui alla sua cultura e al suo “mondo schifoso” devo molto. E, infine, ma non per importanza, Luisella, una combattente, una donna che vive la politica con passione e lealtà.
Il periodo delle elezioni è stato intenso, totalizzante. Fatto di tante riunioni con la mia lista, di tentate alleanze e di presenze a manifestazioni con gli altri candidati sindaci dei Paesi vicini.
Ma soprattutto è stato un periodo dedicato all’incontro di più di 100 famiglie, un mese di conoscenza dei miei concittadini, senza pensare alle appartenze, con la convinzione che il comune non si amministra con i partiti ma con le persone.
Mi sono trovata a parlare di anziani e dei loro bisogni, sotto ad un albero di tiglio bevendo un bicchiere di vino, ascoltando ricordi di una Gruaro diversa, con altri ritmi e priorità.
Ho parlato con i giovani, incuriositi dalla mia idea di politica giovane e non per i giovani, spesso scontrandomi con idee in cui non mi riconoscevo, ma mai con le loro speranze. Ho incontrato giovani coppie, ho ascoltato le loro difficoltà, le loro preoccupazioni, riconoscendomi nelle loro parole. Ho parlato con donne e uomini straordinari, che non hanno perso la speranza e la fiducia nel futuro, nonostante la vita li abbia messi davanti a sfide difficile e dolorose. Uomini che gestiscono attività diverse, accomunati dallo stesso sentimento di paura per il rischio di un declino economico, ma che fanno di tutto per mantenere i posti di lavoro ai loro operai. Due sole le porte chiuse in faccia, ma che mi hanno dato ancora più energia dei tanti caffè offerti dalla famiglie che ho incontrato.
Ho conosciuto meglio il mio territorio, la gente del mio territorio.
So cosa si aspetta chi mi ha votato e non tradirò la loro fiducia. L’opposizione consiliare, che intendo portare avanti sarà puntuale nella critica, costruttiva, stimolante e propositiva, collaborando con la maggioranza affinché amministri meglio e nell’interesse di tutto il paese.
Mi aspettano anni di opposizione, un ruolo difficile, dove il mio voto non ha un peso e dove le mie proposte vengono, da alcuni, recepite con sorrisi e indifferenza.
Ma farò in modo che sia un tempo fertile, un tempo in cui si possa parlare di Gruaro e della sua gente; un’occasione, per me, di conoscere e comprendere di più questa terra a cui sono legata e per mettere insieme i futuri amministratori del nostro Comune.
“Alla fine di un lungo viaggio… c’è sempre un viaggio da ricominciare”.
Francesca Battiston, capogruppo “Cittadini di Gruaro”
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Cara Francesca Battiston
Alla fine di un lungo viaggio… c’è sempre un viaggio da ricominciare.
Quanto è vero, cara Francesca, che a Gruaro si riparte sempre: da zero.
Non per niente andiamo in dietro! Ad esempio con tre consiglieri dopo le elezioni precedenti e questa volta, grazie a Lei, con solo due. Lei è in possesso di una bacchetta magica molto potente: non è originaria di questo paese, ci è arrivata da tre anni, non ha mai fatto politica in precedenza, non sa niente del contesto sociale locale e … miracolo, si ritrova promossa capo dell’Opposizione. Complimenti. Un bel salto col paracadute, ma da quale aeroplano?
Tuttavia le mie “illazioni” non sono niente accanto al suo coraggio, o faccia di bronzo, quando osa scrivere: “soprattutto legarsi agli eventi, ad un contesto, non accontentarsi del detto o scritto ma andare alle radici dell’informazione, non considerarsi come unico essere vivente del globo ma un insieme, dove la partecipazione attiva permette la crescita…” (Giornale “La Ruota”, gennaio 2010)
Non si ricorda quanto le ho scritto sul suo rifiuto di valutare la mia partecipazione al gruppo di Opposizione alle ultime elezioni? Le lettere sono a disposizione di tutti. Ha dimenticato che Lei, cara Francesca, che dice di non accontentarsi del detto, ha sempre rifiutato di incontrarmi fidandosi stupidamente, e poco cortesemente, di quanto Le veniva riferito da quelle due persone che stima “grandi personaggi della politica gruarese”, cronicamente bocciate alle elezioni da venti anni …?
A quali radici dell’informazione ha raccolto le sue posizioni contro la lotta ambientalista che sto portando avanti a Gruaro da 25 anni? Non è nemmeno venuta una sola volta a Boldara, per materializzare il suo concetto di partecipazione attiva che permette la crescita, per prendere visione di quanto ho sacrificato e dato alla comunità che Lei dice di rappresentare? Non ha scritto che la comunità si gestisce con le persone? Evidentemente solo con quelle che le sono consigliate.
No, Lei Francesca, si fida della “Memoria Storica” di Gruaro che, purtroppo, evita
accuratamente da vent’anni di scrivere il capitolo del Parco per Boldara.
Lei si fida di una combattente la cui “passione e lealtà politica” ha tradito, per ben due volte, impegni presi con me, con Televisioni ed con associazioni ambientali di tutto il Veneto Orientale, dalla Lipu al WWF e Legambiente. Lei si fida male, Francesca.
Comunque, se può scrivere le frasi precitate è purtroppo la prova della totale mancanza di informazione che riceve la popolazione. Politica ben nota della maggioranza ma altrettanto caratteristica di quella che è stata l’Opposizione. Lei purtroppo va avanti sulla stessa linea: “fare parlare chi sta con noi, ignorare gli altri”.
Lei, Francesca, finisce dicendo che adesso, parafrasando, deve mettersi a conoscere e comprendere la gente di questa terra. Sarebbe stato meglio per il partito mettere in testa qualcuno che fosse già al corrente. Magari darLe altri insegnanti più graditi alla popolazione… Però, con loro, di certo imparerà una cosa di cui Lei sembra aver già preso coscienza: che il suo voto come il loro, “non ha un peso”.
Riconosco senza ironia che ha tentato di rispondere alle necessità propagandistiche preelettorali: ha visitato ben 100 famiglie. Ricordando Walt Disney e i suoi dalmati, penso che avrebbe fatto meglio a visitarne 101. Le posso garantire che non avrebbe preso nessuna porta in faccia. Al contrario sarebbe stata accolta molto calorosamente, con tanto rispetto, con speranza e la sicurezza di un aiuto efficace e senza ombre attraverso le migliaia di persone che frequentano il mio ambulatorio, il parco che ho creato e le mostre che organizzo al suo interno. Io non Le avrei offerto il caffè bensì la mia fiducia e la mia collaborazione per il futuro.
Lei, cara Francesca, ha preferito le chiacchere, le dicerie, le illazioni, le menzogne, insomma la miserabile invidia che pervade contro lo straniero che si è permesso di recuperare le acque del Lemene e di trasformare l’immondiziaio di Boldara in Oasi naturale, senza il consenso della sua ben nota “Memoria Storica”.
Ha fatto la Sua scelta, cara Francesca: vuole ricominciare il viaggio. Perché no!
Però mi faccia il piacere di prendere l’aeroplano perché siamo stufi di viaggiare su una carriola.
Claude Andreini