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Articoli di Gloria Bortolussi

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Aquamater

ASSOCIAZIONE CULTURALE RIZOO
con la promozione del
COMUNE DI FOSSALTA DI PORTOGRUARO

PRESENTA

AQUAMATER

AQUAMATER è una celebrazione dell’acqua, una riflessione declinata attraverso diverse proposte culturali che fondono parole e immagini, scienza e arte, in conferenze, mostre (pittura, fotografia, video-arte, installazioni), concerti e spettacoli teatrali. Luogo e spazio della manifestazione è Villa Mocenigo di Alvisopoli, ideale contenitore sensoriale per il suo naturale rapporto con l’acqua.

INAUGURAZIONE SABATO 14 MAGGIO 2011 ORE 18:00
Villa Mocenigo – Alvisopoli di Fossalta di Portogruaro

informazioni nei file allegati e su www.rizoo.it


MOSTRE DAL 14 MAGGIO AL 5 GIUGNO 2011

GLI ARTISTI:

108, Alessandria

Elisabetta Di Sopra, Venezia

FFRame, Portogruaro (Ve)

Opla+ (giorgio chiarello, marco pasian), Portogruaro (Ve)

ENZIMA (Alessandro Coccolo, Alessandro Moro, Cristina Morettin, Faiza Cavallaro, Giulia Tambone, Marco Cecchinato, Marco Doro, Matteo Bortolussi, Enrico Bernardini, Sara Romanin, Gianluca Falcomer, Luca Pellegrini, Simone Falcomer), Portogruaro (Ve)

&A! (progetto itinerante per la libera sperimentazione artistica di interpretazione del senso e del luogo, che in questa occasione vede il coinvolgimento di: Carlo Pavan, Nicola Pavan, Enrico Sandonà, Marco Sandonà, Rizoo)

Luca Bidoli, Gruaro (Ve)

Maba degli alberi, Bosco Friuli

Marco Cecotto, Trieste

Pierpaolo Febbo, Portogruaro (Ve)

Riccardo Casagrande “Sammo”, Conegliano (Tv)

Roberto Sartor e Chiara Pecenik, Venezia

Silvia Lepore e Sandro Pellarin, Portogruaro (Ve)

Tellas, Cagliari

Valentina Brunello, Gorizia

ORARI DI APERTURA:
venerdì dalle 14.30 alle 19.30
sabato, domenica e 2 giugno dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 19.30


MUSICA

VENERDI’ 20 MAGGIO DALLE ORE 21:00 (in caso di pioggia il concerto verrà annullato)

AQUALIVE!

Opening:

dj set live Marco C.

On stage:

Vectigal

Diamond Dogs

Real Illusion

Il Vescovo e il Ciarlatano


TEATRO

SABATO 28 MAGGIO ORE 21:00

ARACATI
Il vento porterà

Progetto di: OfficineDuende
regia: Roberta Ruggiero, Marco Sorzio
Scuola di Teatro – Centro RUA
danza: Laura Vio

Nel nordest del Brasile c’è un vento – l’Aracati – che nasce dal mare e , dove passa, lascia storie a chi vuole ascoltare.
Ne abbiamo immaginate alcune; le abbiamo costruite usando per materia l’aria di un canto e la carezza di una danza.
Sono racconti fragili, e basta poco per sfaldarli – un soffio, e poi sono di nuovo nel vento.

MERCOLEDI’ 25 MAGGIO ORE 21:00

Conversazione sul teatro contemporaneo e piccola guida allo spettacolo Aratati presso la BIBLIOTECA DI FOSSALTA DI PORTOGRUARO

VENERDI’ 3 GIUGNO ORE 21:00

PATANOSTRADA / LA TERRA

di Sandra Mangini e Stefano Rota
con Stefano Rota e Max Bazzana
regia Sandra Mangini e Stefano Rota

Patanostrada, la Terra è un racconto comico e poetico, popolare e contemporaneo, dedicato alla cultura della Terra.
Si racconta l’epopea dei braccianti veneti che parteciparono alla Grande Bonifica Integrale.


CONFERENZE

DOMENICA 22 MAGGIO ORE 10:30

LA GESTIONE DELL’ACQUA TRA SCIENZA E SOLIDARIETA’

Relatori:

Prof. Alessio Alessandrini (Presidente di Acque del Basso Livenza S.p.A.)

Ing. Giancarlo De Carlo (Direttore Generale di Acque del Basso Livenza S.p.A.)

DOMENICA 29 MAGGIO ORE 10:30

ACQUA DA ROTTAMARE La ricerca applicata al recupero dai reflui di scarico

Relatore:

Diego Lorenzon (Presidente C.A.I.B.T. S.p.A)

DOMENICA 5 GIUGNO ORE 10:30

LA SPERANZA IN UNA GOCCIA La gestione delle risorse idriche in Africa orientale

Relatori:

Associazione Giovanni Lorenzin

Dott.ssa Rachele Lodi

  Manifesto Aquamater, 14 maggio 2011 (244,2 KiB, 3 download)
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  Comunicato stampa Aquamater (24,1 KiB, 19 download)
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PArCo: Pordenone Arte Contemporanea

La città friulana si affaccia al mondo dell’arte contemporanea con due nuovi spazi e due grandi mostre.

Anche Pordenone ora ha il suo centro d’arte, PArCo – Pordenone Arte Contemporanea -, situato presso le stanze di Villa Galvani all’interno dell’omonimo parco. Allo storico palazzo è stato affiancato un nuovo e più ampio edificio, adibito anch’esso a spazio espositivo, in una fortunata integrazione tra passato e presente. La struttura si compone appunto della villa veneta restaurata, sviluppata su tre piani e dal classico impianto architettonico, e da un nuovo ampliamento che ospita l’ingresso principale, nuove sale espositive, un centro congressi e altri spazi destinati ai servizi museali. I due edifici sono adiacenti e comunicanti e si sviluppano per una superficie complessiva di circa 1.800 mq, di cui 1.200 mq circa adibiti a spazi espositivi.

La galleria è stata progettata per poter ospitare opere di ogni genere e dimensione, e mostre complesse ed eterogenee. La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato” (Maniago 1910 – Venezia 2004), così è stata intitolata la struttura museale in memoria di  uno dei più importanti artisti italiani del secondo dopoguerra, raccoglie una collezione di dipinti, sculture, incisioni, fotografie del Novecento provenienti dal Museo Civico d’Arte di Pordenone. Una raccolta importante che annovera i migliori artisti del territorio, tra i quali: Mirko Basaldella, Corrado Cagli, Armando Pizzinato, Luigi Vettori, Giuseppe Zigaina e Luigi Zuccheri. Vi è affiancata inoltre la Collezione Ruini, voluta dall’Ing. Roberto Ruini, che riunisce insieme opere di Giorgio De Chirico, Massimo Campigli, Roberto Crippa, Filippo de Pisis, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Alberto Savinio, Mario Sironi. Infine la Galleria possiede una raccolta di opere grafiche di Pablo Picasso, Georges Braque e Marc Chagall.

Per l’inaugurazione di questo nuovo spazio si è scelto di esporre il lavoro di un artista italiano dall’intensa e prolifica attività, in concomitanza con il centenario della sua nascita: Corrado Cagli e il suo magistero. Mezzo secolo di arte italiana dalla Scuola Romana all’astrattismo. La mostra, visitabile dal 13/11/2010 al 30/01/2011, si articolava principalmente in due sezioni, suddivise nei due corpi della galleria: la prima, allestita presso il nuovo edificio, seguiva il percorso artistico ed intellettuale dell’autore, proponendo una selezione di opere che ne esplicavano la spiccata poliedricità, ripercorrendo stili, periodi, e idee del suo fare arte. La seconda parte, organizzata a sua volta in varie sezioni era dedicata all’influenza di Cagli nel panorama italiano, si sviluppa sui tre piani delle stanze della Villa.

Questa esposizione ha ben dimostrato l’attività di Corrado Cagli (Ancona, 1910 – Roma, 1976) e la sua grande abilità tecnica e padronanza artistica in diversi campi, collocandosi come fulcro propulsivo del contesto italiano tra gli anni trenta e settanta del Novecento. E’ stata sottolineata inoltre l’influenza di Cagli nei confronti di molti artisti suoi coetanei, alcuni dei quali friulani, in particolar modo per i tre fratelli Basaldella. Affinità di stile vi fu anche con lo stesso Pizzinato, con il quale condivise le ideologie del Formalismo astratto. Ma fu la cerchia della Scuola Romana (Capogrossi, Cavalli, Melli) che subì maggiormente la presenza di Cagli, il quale contribuì alla stesura del Manifesto del Primordialismo Plastico del 1933, nel comune intento di realizzare una ricerca pittorica prevalentemente improntata sul tonalismo.

Alla sede principale si è deciso di “affiancare” un secondo edificio, chiamato appunto PArCo 2 – Spazi Espositivi di Via Bertossi, una vecchia scuola realizzata nel 1925 su una costruzione preesistente situata in un palazzo del centro storico, riqualificato anche grazie alla collaborazione del noto architetto tedesco Thomas Herzog. Nelle sette grandi stanze si è scelto, per l’inaugurazione (dal 06/11/2010 al 30/01/2011), di ospitare la prima personale italiana del fotografo americano Jim Goldberg (California 1953): foto, video, oggetti, testi, per esplorare tutte le principali tappe della profonda esperienza dell’artista, come i più noti progetti “Rich and Poor”, “Raised by Wolves” e “Open See”, ed altri scatti inediti esposti per l’occasione. Indagine sociale e ricerca documentaristica si intrecciano, esaltati da un allestimento magistralmente sofisticato ed accogliente, una mostra profonda e ben curata.

Due esposizioni di valore ed importanza, allestite in spazi funzionali e ben strutturati, due sedi espositive decisamente istituzionali, che mirano a rafforzare il progetto culturale della città.

Per info: http://www.artemodernapordenone.it/

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Mostra Febbo vs mABA il 09-10 aprile 2011 a Portogruaro

RIZOO Group in collaborazione con Officine Duende

è lieta di invitare la S.V.

all’inaugurazione del secondo evento artistico Pop up
con la mostra

“Scarti impersonali”

di Pierpaolo Febbo vs mABA

L’inaugurazione si terrà sabato 09 aprile 2011 alle ore 11:00

presso il Centro RUA in Via Filzi n°5 (laterale di Viale Venezia) a Portogruaro (Ve)

con letture e musiche a cura di Officine Duende e
alle ore 18:30 musica per le piante verdi live-set

La mostra sarà visitabile:

sabato 09 aprile dalle 11.00 alle 19.00 e
domenica 10 aprile dalle 10.00 alle 19.00

Info:
http://www.rizoo.it/
http://www.flickr.com/photos/la_battaglia_degli_alberi/
http://centrorua.blogspot.com/

RIZOO è un’associazione culturale, formata da professionisti in diversi settori, dall’architettura, all’arte, alla comunicazione, che ha l’intento di ridiscutere l’attuale panorama artistico – culturale. L’associazione si propone di affrontare questo obiettivo con un approccio multidisciplinare, capace di coinvolgere contemporaneamente diversi punti di vista in un’unica fruizione.

PIERPAOLO FEBBO nasce a Portogruaro il 17 marzo 1981. Si diplomo all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2008. Dallo stesso anno insegna disegno e storia dell’arte. Vive e lavora a Fossalta di Portogruaro (Ve).

mABA è un artista “primitivista” (a.k.a. MDA) e musicista minimale (a.k.a. Len), Maba sta sviluppando su binari paralleli un progetto artistico di grande impatto. Pitture e sculture che sembrano, quando non sono, dei rituali. Spesso in luoghi abbandonati dall’uomo di cui la natura si sta di nuovo impossessando, anche se non manca di farsi notare nell’ambiente dell’arte contemporanea (Illegal Word Art Genova 2007; Junkbuilding Triennale Bovisa, Milano 2008; Sopra il Sotto, Manhole Art Milano 2009; hEART(H) Palazzolo dello Stella 2009; Sweet Sheets III Palermo 2010).

  Locandina mostra Pierpaolo Febbo vs mABA (204,0 KiB, 0 download)
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  Cartolina mostra di Pierpaolo Febbo vs mABA, 9-10 aprile 2011, Portogruaro (57,9 KiB, 0 download)
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  Cartolina mostra di Pierpaolo Febbo vs mABA, 9-10 aprile 2011, Portogruaro (94,3 KiB, 0 download)
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Mostra Brunello il 12-13 febbraio 2011 a Portogruaro

RIZOO Group in collaborazione con l’Associazione Officine Duende

è lieta di invitare la S.V.

all’inaugurazione del primo evento artistico Pop up
che si aprirà con la mostra fotografica

“Gli occhi di Chiara”

di Valentina Brunello

L’inaugurazione si terrà sabato 12 febbraio 2011 alle ore 11:00
presso il Centro RUA in Via Filzi n°5 (laterale di Viale Venezia) a Portogruaro (Ve)

Letture e musiche a cura di Officine Duende

La mostra sarà visitabile:
sabato 12 febbraio dalle 11.00 alle 19.00 e
domenica 13 febbraio dalle 10.00 alle 19.00

Info:
http://www.rizoo.it/
http://www.valentinabrunello.eu/
http://centrorua.blogspot.com/

RIZOO è un’associazione culturale, formata da professionisti in diversi settori, dall’architettura, all’arte, alla comunicazione, che ha l’intento di ridiscutere l’attuale panorama artistico – culturale. L’associazione si propone di affrontare questo obiettivo con un approccio multidisciplinare, capace di coinvolgere contemporaneamente diversi punti di vista in un’unica fruizione.

VALENTINA BRUNELLO nasce nel 1970 a Gorizia, dove vive e lavora. Ha sviluppato l’interesse per la fotografia parallelamente agli studi universitari in architettura a Venezia. I temi che ha affrontato sin dai primi scatti analogici in bianco e nero riguardano principalmente il paesaggio urbano ed i soggetti architettonici; negli ultimi anni sta approfondendo il tema del ritratto utilizzando prevalentemente attrezzatura digitale. Numerose le mostre collettive e personali tra cui: Maninfesto – Fotografia in Friuli Venezia Giulia, Villa Manin Centro d’Arte Contemporanea, Passariano-Codroipo (Ud); Tracce, Eurart 2005, Casa Morassi, Gorizia, 2006, mostra collettiva; 6 x una mostra, Centro Culturale Bratuz, Gorizia, 2005, mostra collettiva; Entrata Libera, Gruppo E-20, Gorizia, 2004, mostra collettiva; Spiaggia libera, Galleria La Fortezza, Gradisca d’Isonzo, 2010, mostra personale.

  Locandina mostra fotografica di Valentina Brunello (172,5 KiB, 5 download)
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  Cartolina mostra di Valentina Brunello, 12 febbraio 2011, Portogruaro (83,9 KiB, 1 download)
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  Cartolina mostra di Valentina Brunello, 12 febbraio 2011, Portogruaro (42,5 KiB, 2 download)
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Mail Art Project a Portogruaro

L’ 8 Maggio 2010, l’arte postale è giunta a Portogruaro, o meglio, si è mostrata: in circa sei mesi sono arrivate dai quattro angoli del mondo 475 opere, per un totale di 335 partecipanti. Tutti i lavori pervenuti sono la risposta ad un invito, Mail Art Call Portogruaro 2010: Limite, Scambio, Segno. Tre parole chiave che intendono racchiudere la storia e l’anima stessa di Portogruaro, in quello che è un omaggio alla città. Il titolo nasce da una riflessione sulle particolari caratteristiche del luogo, fondato sulle rive del fiume Lemene, limite geografico, fonte di scambi commerciali, segno distintivo del territorio. Questi concetti, certamente legati a questa terra, hanno lasciato libero spazio di indagine alle più diverse interpretazioni artistiche.

Attraverso l’invio di centinaia di e-mail ad altrettanti artisti di tutto il mondo con l’invito a partecipare al progetto (in gergo “call”), l’Associazione culturale Rizoo ha raccolto quasi 500 opere d’arte (dipinti, fotografie, disegni, grafiche,…) dedicate a Portogruaro e inviate una ad una per posta ordinaria, riuscendo, in un certo senso, a generare una sintesi tra le due forme (elettronica e fisica) di servizio postale.

Per capire meglio la natura di questo progetto è bene conoscere alcuni cenni storici sulla Mail Art: è uno dei più longevi movimenti artistici della storia, che affonda le sue radici nel movimento Fluxus (e sull’idea di “multipli”, ovvero opere d’arte prodotte in serie), oltre che nell’opera dei futuristi (i “collaggi” postali di Ivo Pannaggi, 1920). Una rete eterogenea e non gerarchica di Mail artisti, composta da migliaia di partecipanti provenienti da oltre cinquanta paesi, si è evoluta dagli anni ’50 agli anni ’90 a partire dall’opera di Ray Johnson. Proprio dal gruppo Fluxus proviene l’americano Johnson, che nel 1962 realizzò il primo esperimento di Mail Art, Add to and return to, inviando per posta i suoi lavori in tutto il mondo. Johnson fondò la New York Corrispondance School of Art (Scuola d’arte “per corrispondenza”) nella quale non solo gli elaborati spediti, ma buste, francobolli e timbri finirono per confluire nell’operazione artistica.

L’Arte Postale è uno straordinario circuito a cui fanno parte artisti di tutto il mondo, i quali utilizzando la posta inviano le loro opere per aderire a progetti internazionali a tema, senza alcun condizionamento di critica e di mercato: ogni opera è un dono. Le tecniche e i mezzi impiegati, sono tra i più vari, cartoline, timbri e francobolli autoprodotti, buste decorate o illustrate, tele, collage, poesie e componimenti. Tutto all’insegna della più totale libertà espressiva e tecnica.
I Mail artisti sono stati tra i primi a percepire e sfruttare le possibilità di diffusione del World Wide Web quando apparse nel 1992 portando la novità della grafica rispetto all’Internet precedente, basato principalmente sul testo. Ma allo stesso tempo, Internet non offriva niente di nuovo a questi artisti (non essendo certo possibile spedire oggetti tramite la rete). I Mail artisti, come i graffitisti, spesso lavorano anonimamente o collettivamente usando pseudonimi.

Al progetto rivolto a Portogruaro hanno partecipato artisti provenienti da 31 Stati con una adesione che rispecchia la diffusione della Mail Art stessa. I Paesi che annoverano più Mail artisti sono l’Italia, la Germania, la Francia e gli Stati Uniti.
In Italia si possono citare molti artisti che hanno aderito a questa forma d’arte negli anni come Piermario Ciani, Vittorio Baccelli, Enrico Baj, Vittore Baroni, Guglielmo Achille Cavellini, Anna Boschi e Pablo Echaurren. Tra questi, Baroni e Boschi hanno partecipato al progetto su Portogruaro, quest’ultima è una tra le maggiori esperte e studiose dell’argomento; senza dimenticare la partecipazione e la collaborazione di Tiziana Baracchi, nata a Venezia, Mail artista affermata, che partecipa a mostre in Italia ed all’estero, sia in spazi ufficiali che alternativi. Alcune sue opere sono conservate in musei e collezioni private di tutto il mondo ed è stata invitata alla Biennale di Venezia (2003 e 2005) e quella di Londra (2004 e 2006). E’ soprattutto alla sua esperienza pluriennale e alla sua conoscenza personale del circuito internazionale, che questo progetto ha visto la partecipazione di artisti di rilievo provenienti dai posti più lontani del mondo.

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Fotografia contemporanea emergente: Valentina Brunello

All’interno del progetto Spazi Pubblici Arte Contemporanea (SPAC), la Neo Associazione Culturale, con sede a Buttrio (Ud), ha proposto a partire dal 7 novembre 2009 la mostra “Specchio Specchio delle mie Brame chi è il più Artista del Reale?”, riflessione sul recente lavoro di alcuni tra i più interessanti artisti visivi operanti in Friuli Venezia Giulia.

Per i quattro sabati consecutivi del mese di novembre, dal 7 al 28, gli appassionati d’arte contemporanea, o anche semplicemente curiosi o amanti dei siti storico-artistici della regione, hanno potuto seguire le fasi d’inaugurazione della mostra. Alcune tra le opere più significative prodotte in regione negli ultimi dieci anni sono state rivisitate nel contesto di palazzi, ville, castelli: nella settecentesca Villa Di Toppo Florio a Buttrio (Ud) dal 7 novembre al 6 dicembre, in Palazzo Orgnani – Martina a Venzone (Ud) dal 14 novembre al 6 dicembre, nel medievale Castello di S.Pietro a Ragogna dal 21 novembre al 20 dicembre e a Palazzo Locatelli (Museo Civico del Territorio) a Cormòns (Go) dal 28 novembre al 27 dicembre.

Il comune denominatore degli undici artisti presenti in mostra, al di là dell’appartenenza generazionale, di corrente, ecc, è la costante attenzione alle contraddizioni del presente e l’inequivocabile emergenza, nelle loro opere, di forti segni della contemporaneità; a presentarli, altrettanti curatori, critici, organizzatori culturali, giornalisti.

In questa direzione ho scelto di esporre il lavoro della fotografa Valentina Brunello, vincitrice nel 2008 del secondo premio al concorso ManinFesto, indetto dal Centro d’Arte Contemporanea Villa Manin di Passariano (Ud), con la direzione artistica di Francesco Bonami. L’artista nasce a Gorizia nel 1970, dove tuttora vive e lavora; parallelamente agli studi in architettura presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, approfondisce l’interesse per la fotografia, sviluppando diverse tematiche che vanno dal paesaggio al ritratto.

Sin dai primi scatti analogici in bianco e nero, la sua attenzione è rivolta principalmente ai soggetti architettonici e al paesaggio urbano; in sintonia con il proprio percorso di studi è portata ad osservare gli elementi particolari e dettagliati che connotano lo spazio delle città, e all’interazione dell’uomo con essi. Da questi concetti nascono la serie in bianco e nero Segni urbani, e quella a colori Frammenti urbani.
Se in questi primi due lavori la presenza dell’individuo è fisicamente assente, nella serie in bianco e nero Street photo, realizzata in parallelo a Frammenti urbani, le persone diventano quasi sempre le protagoniste, colte in attimi di vita nella relazione naturale con gli spazi circostanti.

Da questa ricerca rivolta all’uomo, i suoi interessi si sono indirizzati verso il tema del ritratto con la serie Ritratti (Tracce) che mostra volti e corpi sfuggenti, rarefatti ed isolati da qualsiasi contesto. Successivamente si è rivolta al ritratto di famiglia, analizzando le tematiche dei rapporti interpersonali, in particolare tra madri e figli. Proprio quest’ultimo progetto, Interno di famiglia, ha messo in risalto le doti della fotografa, portandola ad ottenere il secondo premio al concorso ManinFesto – Fotografia in Friuli Venezia Giulia del 2008 (Villa Manin Centro d’Arte Contemporanea, Passariano-Codroipo, Udine).

Il progetto nasce da una ricerca rivolta alla maternità e al rapporto che si viene a creare tra la madre e i propri figli. L’artista irrompe delicatamente nelle abitazioni private di amici e conoscenti, mantenendo un distacco rispettoso nei confronti di questi luoghi così intimi, in cui ogni oggetto e ogni spazio è il riflesso delle personalità di chi lo abita. Ne risulta un’indagine socio-antopologica sul tema della famiglia, dove è inevitabile per il fruitore spingersi a ricercare le relazioni tra i diversi soggetti ritratti, i rapporti che intercorrono tra loro e il background di ogni nucleo.

Nelle serie fotografiche realizzate dall’artista non vi è alcuna finzione nel senso cinematografico del termine, non esiste sceneggiatura, non vengono create delle sovrastrutture ideologiche; vi è una sensibile aderenza alla realtà, in una narrazione che non può essere compresa e vissuta se non per esperienza diretta. Un genere di analisi documentaria, che testimonia la consapevolezza e l’attenzione della fotografa alla riflessione sul proprio tempo.

Una maturità artistica quella di Valentina Brunello alimentata da una naturale e costante ricerca, che è in primo luogo una risposta ad una necessità ed esigenza personale; in equilibrio tra introversione e disincanto si relaziona con curiosità allo spazio che la circonda e a come questo diventi habitat e specchio dell’uomo, in un continuo e perenne scambio a cui nessun individuo può sottrarsi.

Documentazione on line:
per la mostra: www.spacfvg.it
per l’artista: www.valentinabrunello.eu

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