Conoscevo Rina Menardi come concittadina, mamma attenta e presente; sapevo della sua attività nel campo della ceramica e da tempo apprezzavo le sue creazioni.
In realtà non conoscevo l’artista; incontrandola e conversando con lei, ho potuto scoprire prima di tutto una persona, dotata di un animo sensibile e positivo.
Direi che la sua creatività nasce da lì, e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che ella stessa dice: “Quello che crei rispecchia quello che sei”.
Rina infatti, è un’artista che vive in stretto rapporto con la natura, da cui trae ispirazione per creare le sue forme, pure ed essenziali, capaci di evocare sensazioni sopite.
Il suo imprinting artistico inizia da lontano, quando ancora piccola, osservava affascinata il nonno lavorare alla fucina.
Ricorda che, a parte alcuni corsi di ceramica, frequentati a Perugia e a Faenza, la sua è stata una evoluzione completamente personale, fatta di ricerca e sperimentazione sui materiali, forme, colori, modi di lavorare, andando a riscoprire anche tecniche di lavorazione antiche di duemila anni.
Le sue ceramiche rappresentano insieme arte, design ed artigianato e sono caratterizzate dall’unicità, per forma e colore in ogni singolo articolo. Tutta la produzione è infatti interamente fatta e decorata a mano.
“I riconoscimenti ottenuti, se da un lato mi hanno gratificata, dall’altro mi hanno caricata di responsabilità, dice Rina, ma questo è stato l’inizio di un’avventura impegnativa ed affascinante nello stesso tempo.”
“Così a poco, a poco, il mio laboratorio è diventato una piccola azienda che, sotto la direzione commerciale ed amministrativa di mio marito Valter Milanese, coinvolge oggi una decina di persone.”
“Non è stato facile e non è facile tuttora che operiamo in spazi più ampi; l’impegno profuso rimane sempre molto alto, poiché la nostra realtà, seppur piccola, ha in sé tutta la complessità di un’azienda più grande.
Rivolgendoci a una nicchia di mercato, prevalentemente di fascia alta, è infatti richiesta semestralmente la costante presenza, con nuovi articoli, in fiere internazionali quali Milano, Parigi, Francoforte (un po’ come nella Moda) con un impegno organizzativo non indifferente.
Considerato che tutto quello che comporta il progetto, quali ricerca, ideazione, design, immagine, partecipazione ad eventi fieristici, produzione commercializzazione, logistica ed amministrazione, avviene autonomamente, l’impegno è veramente notevole.”
La produzione è tutta destinata direttamente ai negozi finali: circa l’ 80% al mercato internazionale e il 20% a quello nazionale; nella nostra zona è presente a Portogruaro da “Lan-gola” via Spalti 48 – angolo S.S. Martiri).
In Internet, utilizzando un motore di ricerca (ad esempio Google) e digitando “Rina Menardi”ci si può fare un’idea del suo lavoro.
L’anima di tutto è e resta lei, Rina, che riesce a trasmettere ai suoi collaboratori la sua stessa forza creativa facendo appello alla responsabilità e allo spirito d’iniziativa di ciascuno.
Sito ufficiale
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La rubrica dei “perché”, dicembre 2005
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