Politica Archivi

0

Cambia la gestione del territorio del nostro Comune

L’articolo 117 della Costituzione, con modifica del 3/2001, ha definito, tra i poteri legislativi delle Regioni, anche quello relativo al “governo” del territorio.
Pertanto, la Regione Veneto si è dotata di una legge, la n°11 del 23/4/2004, con la quale detta le norme per il governo del territorio veneto, definendo tra l’altro le competenze di ciascun Ente territoriale compresi i Comuni.

I contenuti e le finalità di tale legge regionale prevedono la promozione di uno sviluppo sostenibile e duraturo, nel rispetto delle risorse naturali, la tutela delle identità storico-culturali e del paesaggio rurale e naturale, la riqualificazione ed il recupero del tessuto insediativo esistente, la messa in sicurezza dai rischi sismici ed idrogeologici.
Le finalità sopra citate si raggiungeranno mediante procedimenti di pianificazione semplici e trasparenti, prevedendo la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini e delle rappresentanze economiche-sociali.

La responsabilità della gestione del proprio territorio sarà in capo ad ogni singolo Comune, mentre la pianificazione urbanistica e territoriale si attuerà attraverso il coordinamento tra Regione, Province e Comuni.

Sono previsti, da questa legge regionale, diversi strumenti urbanistici:

  • A livello comunale un P.A.T. (Piano Assetto Territorio) ed un P.I. (Piano Interventi), che andranno a sostituire gli attuali P.R.G. (Piani Regolatori Generali).
  • A livello provinciale vi sarà un P.T.C.P. (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale).
  • A livello regionale un P.T.R.C. (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento).

Fatta questa premessa, come si sta muovendo il nostro Comune o per essere precisi la Giunta Comunale?

Il primo atto è stato quello d’incaricare lo studio PROTECO di S. Donà di Piave, per elaborare un “Documento preliminare al PAT” ed un “Primo Rapporto Ambientale”, adottati dalla Giunta e successivamente oggetto di un “Accordo di programma” tra Regione Veneto, Provincia di Venezia e Comune di Gruaro.

In tale accordo viene inquadrato fisicamente, morfologicamente e territorialmente, il nostro Comune considerato:

  • pianeggiante ed agricolo,
  • composto dal Capoluogo di Gruaro,
  • dalle frazioni di Giai e di Bagnara,
  • dalle località di Boldara, Mondina, Sega e Malcanton; in quest’ultima località si trova l’area industriale servita dall’autostrada A28.
  • I corsi d’acqua principali sono: il Lemene e il Reghena; quelli minori il Versiola e il Rio Carziola (Rojale).
  • La strada provinciale SP76 e altre comunali costituiscono una sufficiente rete di collegamento.
  • I nuclei abitati sono per lo più costituiti da fabbricati singoli a due piani.

Il Piano di Assetto Territoriale (PAT) dovrà individuare, al proprio interno degli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO) per caratteristiche ambientali, residenziali, insediativo-strutturali, paesaggistiche.

A questo punto, il gruppo  di minoranza “Uniti per Gruaro” ha ritenuto opportuno richiedere in merito, un coinvolgimento di tutti i Consiglieri comunali, attraverso un apposito incontro per l’approfondimento sulle scelte fin qui operate sia dai tecnici che dalla Giunta.

Nell’incontro tenutosi il 15/1/2007, presso la Sede Municipale, con la presenza tra gli altri, dell’urbanista e pianificatore della Proteco, Arch. Francesco Fiotto, sono state illustrate le principali considerazioni che hanno portato a suddividere il territorio in Ambiti Territoriali Omogenei (ATO).
Considerata l’importanza della documentazione presentata, per un corretto sviluppo edilizio del territorio del nostro Comune, i presenti hanno convenuto che, prima della deliberazione del Consiglio Comunale, sia opportuno consultare le categorie economiche e la popolazione per eventuali osservazioni o suggerimenti.
La procedura seguita dal comune di Gruaro è quella concertata con gli altri enti pubblici interessati e si dovrebbe concludere entro il 2007.

Il PAT avrà durata illimitata, mentre il PI avrà durata quinquennale.

Gruppo consiliare “Uniti per Gruaro”

[print_link]

0

La rubrica dei “perché”, giugno 2006

  • Perché l’Amministrazione locale non ha ancora redatto un regolamento che disciplini l’utilizzo delle strutture e degli spazi pubblici da parte delle varie associazioni comunali, negandone l’uso senza fondate motivazioni?
  • Perché l’Amministrazione locale continua a privilegiare le opere pubbliche (non sempre utili) e non i servizi alle persone? (Es. Centro comunale per anziani, servizio mensa alle persone in difficoltà)?
  • Perché gran parte dei segnali stradali delle strade comunali, soprattutto quelli di pericolo, sono fatiscenti?
  • Perché il “Gruaro Oggi”, foglio d’informazione, cultura e tradizioni locali, finanziato con il denaro pubblico, nei fatti è l’organo d’informazione della maggioranza politica che amministra il Comune? Dov’è la pluralità e la completezza dell’informazione?
  • Perché la rotatoria di Malcanton è contestata in maniera rabbiosa e decisa da un consigliere di maggioranza della Regione? Il progetto, finanziato anche dai fondi regionali, non è stato oggetto di decisione comune condivisa?
  • Perché non si rende noto alla popolazione il costo dell’inaugurazione delle  ultime due opere pubbliche, visto che si parla di tagli alle spese e si lamenta la scarsità di risorse finanziarie degli enti locali?

[print_link]

0

Politica, istruzioni per l’uso

“La politica è una cosa sporca”. “In che senso?” “Nel senso che i politici promettono tanto, ma una volta eletti fanno solo i loro interessi. Quando parlano usano un linguaggio incomprensibile; di fronte a una sconfitta elettorale, spesso voltano gabbana e vanno con i nuovi vincitori”. “E allora?” “Allora le persone per bene pensano ai fatti loro e non si occupano più di politica”.

Sembra una conversazione surreale, ma tutti noi abbiamo assistito a discorsi di questo genere. Viene da chiedersi se questo modo di ragionare sia dovuto alla scarsa informazione oppure ad una posizione di comodo. E’ chiaro a tutti che gli strumenti in sé non sono né buoni né cattivi, dipende da come vengono usati: il coltello che si adopera in cucina per gli usi domestici può essere usato anche per uccidere; il denaro può essere usato per acquistare l’abitazione, ma anche per corrompere; la vettura che usiamo per andare al lavoro o in vacanza può diventare strumento di morte se si va troppo veloci o contromano.

Dunque non è questo il problema. Allora perché tanta diffidenza verso chi si occupa di politica? Intanto qual è il significato di questa parola? La parola deriva dal greco polis che significa città. Sta quindi per gestione degli interessi della cosa pubblica, ovvero interessi generali.
Lo strumento perciò è nobile, destinato a procurare il benessere di tutti, ma dipende appunto da come lo si usa. Dobbiamo forse rinunciare all’automobile per recarci al lavoro perché qualcuno, andando contromano, potrebbe investirci? C’è per questo il codice della strada che obbliga a non andare contromano e a ridurre la velocità: dunque regole e rispetto delle stesse. Anche la politica ha molte regole. Ci sono: la Costituzione, il codice civile e penale, le leggi elettorali, e molte altre che purtroppo vengono spesso disattese.

Certo la questione non è nuova. Anche Dante Alighieri, ai suoi tempi, si lamentava del mancato rispetto delle leggi “Le leggi ci son ma chi pon mano ad esse?” diceva sconsolato.

A questo proposito è emblematico lo scandalo del calcio scoppiato in queste ultime settimane: partite truccate, dirigenti ed arbitri corrotti e così via. In conseguenza di questo scandalo, dovremmo forse decidere di non praticare più il gioco del calcio, in quanto considerato un gioco sporco? Certo che no! Tutti siamo d’accordo nell’affermare che il calcio è uno dei giochi più belli del mondo. Basterà dunque impedire che dei malandrini lo trasformino in malaffare per scopi che nulla hanno a vedere con lo sport. Naturalmente, chi ha interesse che il malaffare continui, cercherà di tenere lontano chi glielo può impedire. Ma per obbligare costoro al rispetto delle regole ci sono dei mezzi molto efficaci ed alla portata di tutti che si chiamano: interessamento e partecipazione.

La vera democrazia si fonda appunto sulla partecipazione che produce maggiore conoscenza, corretta informazione e, di conseguenza, maggior controllo e possibilità di ricambio delle cariche pubbliche.
Ci sono persone che durano in carica una vita come se fossero indispensabili. La saggezza popolare insegna che tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile e che morto un papa se ne fa un altro. Dalla natura impariamo che l’acqua è quella che scorre, mentre quella stagnante imputridisce.

La politica, dunque, non è un’attività da evitare perché ci sono dei “furbi” che la strumentalizzano; faremmo il loro gioco.
Serve piuttosto prevenire i malanni partecipando più spesso ai dibattiti sociali e politici. Sarà più facile capire se, chi si candida a rappresentarci è animato da spirito di servizio o da interesse personale; poi nel rispetto delle varie opinioni, vinca il migliore!

[print_link]

0

Referendum costituzionale del 25-26 giugno 2006

Nel caos generato dal “marasma istituzionale” di questo periodo (elezioni politiche, elezione del Presidente della Repubblica, insediamento del nuovo governo, elezioni amministrative), ben pochi osservatori e commentatori si sono curati di riservare  uno spazio consono al fondamentale (quanto raro ed importante) appuntamento dei prossimi giorni.

Il 25 e 26 giugno 2006, infatti, tutti i cittadini italiani aventi diritto saranno chiamati alle urne per esprimersi in merito al referendum consultivo sul testo di legge costituzionale recante le «Modifiche alla Parte II della Costituzione». In pratica dovranno decidere se confermare o meno le modifiche alla seconda parte della carta fondamentale del Nostro Ordinamento, approvate dal Parlamento nella passata legislatura.

Prima di accennare ai punti fondamentali di tali modifiche è opportuno premettere quanto segue:

  1. la presente “riforma” costituzionale è stata approvata dalla sola maggioranza parlamentare della passata legislatura, senza consultare l’opposizione;
  2. la presente “riforma” costituzionale modifica ben 53 dei 138 articoli della Costituzione, quindi il termine “riforma” è decisamente limitante della portata che potrebbe avere nei riguardi del nostro ordinamento.

Appurate tali premesse è ovvio e automatico che andare a votare al referendum richieda un minimo di consapevolezza, ed è altrettanto ovvio per lo scrivente fornire una chiara e precisa indicazione a votare NO e bocciare così le modifiche introdotte.

Quali sono dunque i punti più controversi della “riforma”, al di là del becero metodo utilizzato per la sua approvazione?

Essi sono raggruppabili nelle seguenti categorie:

  1. FORMA DI GOVERNO
  2. ISTITUZIONI DI GARANZIA
  3. ITER LEGISLATIVO
  4. COMPETENZE DELLE REGIONI

che di seguito -e brevemente- si possono esplicare.

1. introduzione del cosiddetto “super-premier”, cioè il primo ministro “coi super poteri”:

  • diventa automaticamente primo ministro il capo del partito di maggioranza relativa;
  • non necessità più della fiducia del Parlamento per insediarsi;
  • ha il potere di nomina e revoca dei ministri;
  • determina (non più “dirige”) la linea del Governo e le attività dei Ministeri;
  • ha il potere di scioglimento delle Camere;
  • diventa di fatto insostituibile per l’intera durata della Legislatura.

Tutto ciò è estremamente pericoloso per l’enorme potere di ricatto che egli potrebbe esercitare sul Parlamento, trovandosi così detentore sia del potere esecutivo che di quello legislativo, alla faccia di Montesquieu.

0

“Uniti per Gruaro”, sul bilancio di previsione 2006

Il gruppo consiliare comunale di centrosinistra “Uniti per Gruaro” ringrazia l’associazione culturale “La Ruota” per lo spazio concessogli nella sua pubblicazione, per informare i cittadini del Comune sulla posizione politica tenuta in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2006.
Si tratta di un bilancio dove le entrate e le spese complessive pareggiano su 3.608.210 euro.

Il Gruppo, in via preliminare, ha fatto presente che la Relazione della Giunta che lo illustra, non è stata messa a disposizione dei consiglieri, né sull’argomento è stata convocata la conferenza dei capigruppo. Fatta questa premessa, noi consiglieri della minoranza ci siamo soffermati sugli atti preparatori al bilancio assunti dalla Giunta comunale con riferimento:

  • all’imposta ICI: 5,3% per l’abitazione principale, 6,5% per gli altri immobili;
  • all’addizionale IRPEF con limite massimo dello 0,5%;
  • alla TARSU a carico dei cittadini per il 92%;
  • ai proventi per multe fissati ad 85.000 euro;
  • ai servizi a domanda individuale coperti mediamente all’80%;
  • alla mensa scolastica pagata direttamente dalle famiglie.

In altre parole i servizi pubblici vengono sempre più caricati sugli utenti e spogliati quindi della loro funzione sociale.
Per quanto riguarda l’indebitamento del Comune attraverso mutui, si sta raggiungendo la soglia massima consentita, cioè il 12% delle entrate che sarà praticamente quasi raggiunta dopo l’attuazione del nuovo programma di sistemazione ed asfaltatura delle strade comunali per complessivi 581.00 euro riferiti al periodo 2006-2008.

Dopo altre richieste di chiarimenti riguardanti le fognature e la lotta all’evasione fiscale, il gruppo “Uniti per Gruaro”, ha evidenziato come questa Amministrazione continui a privilegiare le opere pubbliche rispetto ai servizi alla persona e come nella programmazione e formazione del bilancio non venga assolutamente coinvolta la minoranza e tanto meno le commissioni peraltro non ancora istituite.
Per le ragioni sopra esposte, il Gruppo ha espresso voto contrario. Il bilancio di previsione per il 2006 è stato pertanto approvato con i soli voti della maggioranza.

Gruppo “Uniti per Gruaro”

0

La rubrica dei “perché”, marzo 2006

La piazza è notoriamente un luogo sociale d’incontri e relazioni che coinvolge l’intera comunità di un paese; essa perciò dovrebbe rispondere alle esigenze e alle richieste dei suoi abitanti.

  • Perché il progetto di riqualificazione della piazza Egidio Dal Ben di Gruaro non è stato presentato e discusso con la cittadinanza?
  • Perché non si è tenuto conto della viabilità, in tutta sicurezza, di pedoni e ciclisti?
  • Perché i bordi della piazza, lungo la strada provinciale, sono pericolosamente alti?
  • Perché il passaggio pedonale in via Roma (angolo casa Toneatti) è situato una posizione pericolosa e finisce su un gradino che costituisce una barriera per i diversamente abili e per le persone anziane?
  • Perché l’accesso al parcheggio è posto nelle vicinanze di una curva?
  • Perché i punti luce, nella stessa piazza sono cosi numerosi in tempi di crisi energetica?
  • Perché rispetto il problema dell’influenza aviaria da virus H5N1, l’amministrazione comunale non ha prodotto l’ordinanza riguardante anche i grandi allevamenti esistenti nel nostro Comune? Quali gli interventi? Quali i controlli?
  • Perché non si porta a conoscenza dei cittadini la situazione e riscontri eventualmente effettuati?

[print_link]

0

La rubrica dei “perché”, dicembre 2005

  • La legge  194, meglio nota come legge sull’interruzione volontaria della gravidanza, è una legge dello Stato che tutela la libertà di scelta delle donne; essa è oggetto in questi ultimi tempi di tante proposte di integrazione (vedi ad esempio la presenza del “Movimento per la vita” nei consultori, o i limiti posti alla sperimentazione della pillola RU 486). Perché?
  • La Costituzione parla, nei suoi principi fondamentali di uguali diritti di tutti i cittadini senza distinzione di sesso ecc., ma l’accesso alla carriera politica da parte delle donne, sembra debba essere stabilito per legge (“Quote rosa”), invocando per altro il principio di libertà per chi deve votarla. Perché?
  • Gli interventi a sostegno della famiglia si concretizzano, quasi esclusivamente, sul Bonus Bebè di  1000 euro dato a tutti indistintamente, anche a Totti. Perché?
  • La nostra Costituzione ripudia, nell’articolo 11, la guerra come mezzo per risolvere le controversie tra Stati. L’Italia è presente in Iraq, teatro di guerra. Perché?

[print_link]

0

Le primarie a Gruaro

Pensiamo di fornire un piccolo contributo all’informazione locale, rendendo pubblici i risultati delle elezioni primarie del Centrosinistra, svoltesi domenica 16 ottobre 2005.
A livello comunale i votanti sono stati 166 e rappresentano circa il 27% della base elettorale del Centrosinistra  comunale, mentre la ripartizione dei voti tra i 6 candidati che si sono proposti quali presidente del Consiglio, in caso di vittoria del Centrosinistra alle prossime elezioni politiche, è stata la seguente.

Come si può notare anche in quel di Gruaro vi è stata una notevole sintonia con i risultati espressi a livello nazionale, infatti Romano Prodi è stato votato dal 74% dei 4.311.149 cittadini che hanno partecipato alle elezioni organizzate dall’Unione di Centrosinistra. Negli oltre 10.000 seggi allestiti in Italia, attraverso l’impegno volontario e gratuito di un grandissimo numero di cittadini, si è assistito ad una manifestazione popolare senza precedenti, dove gli elettori, con passione, entusiasmo, desiderio di contare si sono liberamente e pacificamente espressi. Ora si tratta di dare continuità a questo desiderio di partecipazione, attivando tutti gli strumenti per illustrare la proposta del “Progetto Prodi” per far ripartire l’Italia. A tale scopo prenderà il via nel mese di dicembre e fino alle elezioni politiche della prossima primavera l’iniziativa “INCONTRIAMOCI”, che cercherà di mettere in risalto i maggiori problemi nazionali e del nostro territorio.

“L’UNIONE” – Comitato di Gruaro

0

La rubrica dei “perché”, ottobre 2005

  • Una sede prestigiosa come Villa Ronzani non ha un calendario di gestione e non viene resa disponibile come sede delle Associazioni culturali operanti sul territorio comunale. Perché?
  • Per rendere “più bella” la piazza “Egidio Del Ben” è stata stravolta la viabilità. Perché?
  • La sala comunale delle Associazioni non ha ancora un regolamento scritto che fissi, una volta per tutte, criteri precisi e non estemporanei per il suo utilizzo. Perché?
  • L’Asilo Nido, in un momento di grande attenzione alla qualità della vita, è stato costruito a ridosso dell’area industriale di Malcanton e nelle vicinanze di un ripetitore per telefonia mobile. Perché?
  • A Boldara, alla fine della passeggiata lungofiume, è stata creata una pozza, con relativa acqua stagnante, che dev’essere trattata chimicamente ogni 15 giorni. Perché?
  • La potabilità delle numerose fontanelle pubbliche esistenti nel territorio comunale risulta “NON CONTROLLATA”. Perché?

[print_link]