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…senza sussulti e in modo continuo

Le proposte culturali attuate in questi mesi dalla nostra associazione, hanno registrato un confortante riscontro, valutate le presenze alle nostre iniziative; sappiamo infatti come la parola cultura susciti, a volte, una certa diffidenza.

La serata (17/03/2006), sulla questione israelo-palestinese, ovvero “Gerusalemme tra venti di guerra e sogni di pace” (*) è stata affrontata dal giornalista Luigi Sandri, con competenza ed equilibrio. Il relatore ha inquadrato storicamente il problema palestinese, e attraverso testimonianze dirette, fatti e avvenimenti conosciuti, ha semplificato, senza banalizzare, l’intricata matassa medio-orientale. Sicuramente ha dato ai presenti, molto attenti ed interessati, una chiave di lettura critica offrendo spunti di riflessione diversi dall’informazione ufficiale.

Di altro sapore la serata successiva (24/03/2006) di presentazione del libro “Salam Shalom” ovvero un viaggio in bicicletta da Venezia a Gerusalemme.
L’autore Alberto Fiorin, ha raccontato il viaggio in Terra Santa con la “spedizione ciclistica” “Strade di Pace”. Aiutandosi con foto significative, ci ha trasmesso le emozioni dei magici paesaggi dell’Oriente e gli incontri con le popolazioni a cui è stato portato un messaggio di pace. Rassicurante per gli amanti della bicicletta, l’incoraggiamento che anche i non atleti possono affrontare viaggi di tal fatta.

Un’altra simpatica  serata, riservata a un gruppo di “coraggiosi” ha avuto come oggetto “Un’esperienza di scrittura creativa”, condotta dal prof. Mirco Stefanon.
Il nostro animatore è riuscito a fugare tutte le riserve e i timori dei presenti che si sono lasciati prendere dai giochi linguistici proposti, liberandosi dalle inibizioni legate alla scrittura.

Tre serate (4-11-30 maggio 2006) sono state  dedicate al linguaggio dell’immagine fotografica, condotte dal fotografo e socio Claude Andreini. Il tema non riguardava l’uso dello strumento, bensì la componente retorico-concettuale che sta dietro la foto. Attraverso la lettura di fotografie di vari autori, l’esperto, interagendo con i presenti, ha messo in luce le caratteristiche evidenziate nella parte teorica. Anche se non si è fotografi, conoscendo alcune componenti che stanno alla base di una fotografia, si riesce a valutare con maggiore competenza qualsiasi immagine di cui abitualmente si è fruitori passivi.

In data 12/05/2006, la nostra associazione ha collaborato, con lo “Slow food” di San Vito al Tagliamento, nella realizzazione di un incontro “gastronomico-letterario” nella sede del vecchio Ospedale dei Battuti. Qui è stato proposto come lettura scenica con accompagnamento musicale il  “Ricettario eretico: ricette, consigli, frattaglie ed altre pinzillacchere”, raccolta antologica di brani di poesia e prosa, a cura della prof.ssa Mariella Collovini.
La serata ha avuto una sua degna conclusione con assaggi di prodotti tipici della zona.
E’ intenzione della “Ruota” presentare la serata, con modalità simili, anche a Gruaro.

Il prossimo referendum costituzionale del 25-26 giugno 2006 è stato il motivo che ha spinto l’associazione a dedicare una serata informativa (05/06/2006) sulla modifica apportata alla Parte II della Costituzione con la legge approvata dal Senato il 16 novembre 2005.
Questo, per aiutare i cittadini a votare in modo consapevole, vista la complessità della materia e del quesito e la scarsa informazione data, fino ad ora, dai “mass-media”.

(*) Il tema è trattato nel libro: Città santa e lacerata. Gerusalemme per ebrei, cristiani, musulmani, ed. Monti

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Tre serate (4-11-30 maggio 2006) sono state dedicate al linguaggio dell’immagine fotografica, condotte dal fotografo e socio Claude Andreini.

Il tema non riguardava l’uso dello strumento, bensì la componente retorico-concettuale che sta dietro la foto. Attraverso la lettura di fotografie di vari autori, l’esperto, interagendo con i presenti, ha messo in luce le caratteristiche evidenziate nella parte teorica.

Anche se non si è fotografi, conoscendo alcune componenti che stanno alla base di una fotografia, si riesce a valutare con maggiore competenza qualsiasi immagine di cui abitualmente si è fruitori passivi.

In data 12/05/2006, la nostra associazione ha collaborato, con lo “Slow food” di San Vito al Tagliamento, nella realizzazione di un incontro “gastronomico-letterario” nella sede del vecchio Ospedale dei Battuti. Qui è stato proposto come lettura scenica con accompagnamento musicale il “Ricettario eretico: ricette, consigli, frattaglie ed altre pinzillacchere”, raccolta antologica di brani di poesia e prosa, a cura della prof.ssa Mariella Collovini.

La serata ha avuto una sua degna conclusione con assaggi di prodotti tipici della zona.

E’ intenzione della “Ruota” presentare la serata, con modalità simili, anche a Gruaro.

Il prossimo referendum costituzionale del 25-26 giugno 2006 è stato il motivo che ha spinto l’associazione a dedicare una serata informativa (05/06/2006) sulla modifica apportata alla Parte II della Costituzione con la legge approvata dal Senato il 16 novembre 2005.

Questo, per aiutare i cittadini a votare in modo consapevole, vista la complessità della materia e del quesito e la scarsa informazione data, fino ad ora, dai “mass-media”.

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“Sete d’Africa – Mali e e Burkina-Faso in bicicletta” di Claudia Perugini

Per cercare di ridurre le distanze fisiche e mentali che ci separano dal Burkina Faso, può essere utile la lettura di “Sete d’Africa”, libro scritto da Claudia Perugini ed edito da Ediciclo nel 2004.

Non si tratta di un testo scientifico o tecnico, o di indagine socio-economica, ma è il diario di un viaggio in bicicletta, fatto dall’autrice con il marito Max nel paese subsahariano, e  in cui essi riescono a coniugare la passione per il cicloturismo con la solidarietà. Max e Claudia, concependo la loro impresa , infatti avevano deciso  che ” la ( loro ) pedalata  doveva essere qualcosa di diverso da una semplice vacanza” ed avevano incominciato , prima del viaggio, a cercare contatti e fondi, approdando ad aderire al progetto ” Acqua è vita” dell’associazione di volontariato internazionale L.V.I.A.

Il libro è quindi la cronaca di questo percorso, fatto dai due protagonisti, fuori e dentro di sè, per costruire e realizzare qualcosa di concreto e utile per  gli altri, oltre che per vivere un’esperienza ciclistica intensa, straordinaria, radicale. Il resoconto del viaggio si snoda in modo diretto, lineare incisivo ed appare scritto con gli occhi, con la mente e con il cuore, per aiutarci non solo a vedere luoghi lontani, colti nella loro complessa realtà, senza alcuna concessione all’esotismo e alla retorica, ma anche a rivedere il nostro mondo e modo di vivere in un’ottica di essenzialità ed autenticità.

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