Accedi
Registrazione su questo sito
Ti sarà inviata una password tramite email.
-
Articoli recenti
- 2004/2024 …in ballo da vent’anni
- Lettura scenica “Vecchi sarete voi!”, 15 giugno 2024
- “Populismo e populismi in Europa”, incontro con Mattia Zulianello
- “Un’idea è un’idea..” – Lettura pubblica in memoria dei partigiani, 25 aprile 2024
- Il conflitto russo-ucraino, incontro con Giuseppe Pascale
- “Gerusalemme, tra pace e guerra”, incontro con Luigi Sandri
- “in memoriam”, concerto per il Vajont, sabato 2 dicembre 2023
- “I miei amori di-versi in… versi” di Cristina Della Bianca
- Per Pierluigi Di Piazza
- Anteprima Dedica Festival – “Elegia per un’assenza”
Archivio Articoli
Pagine
Licenza CC
Tutti i contenuti di questo sito sono distribuiti con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
Commenti recenti
- marco scattolon su “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933
- Tonio su Mostra Andreini il 27 gennaio 2011 a Portogruaro
- Everton Hoffmann su Il cercatore di alberi… genealogici
- Fabrizio Simon su “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933
- Elza Andreon su “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933
- Cristiano Cristofoli su “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933
- Cristiano Cristofoli su “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933
- Le foto di “Malacarne” a Portogruaro su “Malacarne” a Portogruaro, giovedì 8 novembre 2018
disclaimer
Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica perchè viene aggiornato senza alcuna periodicità fissa. Non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001.
Se non diversamente specificato, le riflessioni, argomentazioni o osservazioni espresse negli articoli o nei commenti di questo sito web riflettono unicamente il punto di vista dei loro autori, non l'opinione comune dell'associazione.
Elogio della normalità
Mi sono resa conto innanzitutto che il termine è molto di moda ed è usato frequentemente nel linguaggio giornalistico e nel politichese per indicare avvenimenti, provvedimenti e riforme presentate come capaci di segnare un’epoca appunto, naturalmente migliorandola.
Ed è proprio questo esclusivo significato positivo, attribuito al succitato aggettivo che suscita un moto di diffidenza e sollecita la mia analisi; continuando quindi nel mio esame della parola da un punto di vista lessicale e connotativo, osservo, ripetendomi che esso può essere correttamente sostituito da “eccezionale”, “straordinario” ed allora la sottolineatura enfatica, celebrativa appare ancora più evidente.
Ad “epocale” poi io associo istintivamente il sostantivo “evento” che mi porta, dritto dritto, al mondo dello spettacolo, di cui è diventato, nel linguaggio comune, sinonimo, ed allora il cerchio è chiuso.
Considerando che il linguaggio è lo specchio di una determinata società in un determinato momento storico, non riesco a sottrarmi al pensiero di una spettacolarizzazione della vita pubblica, sociale e politica con tutte le implicazioni negative o discutibili che questo comporta ed allora ho l’impressione di trovarmi immersa in una comunità separata, in cui ci sono da una parte cittadini-spettatori e dall’altra politici-attori.
A questo punto penso che mi piacerebbe tanto che l’aggettivo in questione venisse usato con meno enfasi compiacente, o venisse sottaciuto, o meglio sostituito, anche implicitamente, da “normale”, termine meno ridondante certo, dal significato forse non del tutto univoco, ma più aperto a valutazioni ed interpretazioni e che fa pensare ad una società in cui leggi e riforme rispondono a bisogni reali dei cittadini che non sentono la necessità di essere stupiti con “effetti speciali”.
[print_link]