È morto un uomo giusto.
Metti a mezz’asta
la tua bandiera
memoria.
A mezz’asta
per oggi e per sempre
Paul Celan
È morto un uomo giusto.
Metti a mezz’asta
la tua bandiera
memoria.
A mezz’asta
per oggi e per sempre
Paul Celan
COMUNICATO STAMPA DEL 05/05/2019
La Ruota presenta, venerdì 17 maggio 2019 alle ore 20:45, presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro, il nuovo libro di Pierluigi Di Piazza “Non girarti dall’altra parte. Le sfide dell’accoglienza”, nuovadimensione, ediciclo editore.
Di Piazza, con questa sua nuova pubblicazione, riprende il tema dell’accoglienza. In questi anni difficili e complessi, l’immigrazione non programmata ha trovato l’Europa e, in particolare, l’Italia, incapaci di gestire un fenomeno prevedibile, ma politicamente impopolare, malgrado rappresenti, in molti casi, una risorsa.
Eppure, sostiene Don Pierluigi, i migranti sono una grande rivelazione. Ci rivelano prima di tutto, come sta il mondo e le sue situazioni drammatiche. La loro presenza è per noi una provocazione a uscire dalla convinzione che il mondo ci appartenga e che i mondi degli altri siano inferiori al nostro. In secondo luogo i migranti, provocando in noi incertezza, disagio, timore, curiosità, inducono l’esigenza di conoscere le loro differenze, che sempre arricchiscono umanamente e culturalmente.
Pierluigi Di Piazza, prete parroco, laureato in Teologia, ha ricevuto nel 2006 la laurea ad honorem dell’Università degli Studi di Udine quale “imprenditore di solidarietà”. Insegnante per 30 anni, nel 1988 ha fondato il Centro di accoglienza per stranieri e di promozione culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano (Udine) di cui è responsabile. Collabora con giornali e riviste.
La locandina della serata:
'Non girarti dall'altra parte', incontro con Pierluigi Di Piazza (716,0 KiB, 17 download)
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Venerdì 8 aprile 2016, alle ore 20.30 incontriamo nuovamente Pierluigi Di Piazza del Centro di accoglienza per stranieri e di promozione culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano, che ci parlerà della sua trentennale esperienza nell’accoglienza di chi sta ai margini o emigra per necessità, e delle difficoltà incontrate, come racconta nel suo nuovo libro “Il mio nemico è l’indifferenza – Essere cristiani nel tempo del grande esodo”.
Non si può essere cristiani e professare il razzismo a tutti i livelli: omossessuali, nomadi, carcerati, migranti.
Accanto allo sdegno morale per una colpevole indifferenza diffusa dentro e fuori la Chiesa, così come per una politica ritardataria, attendista, autoreferenziale, c’è anche spazio per le esperienze positive e per una speranza. Quella che ciascuno impari a prendersi cura, per quanto può, delle sorti degli altri.
L’incontro si terrà presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro.
Alleghiamo la locandina dell’evento ed invitiamo tutti a segnalare la serata.
'Il mio nemico è l'indifferenza', di Pierluigi Di Piazza (472,2 KiB, 16 download)
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Giovedì 9 giugno 2011 alle ore 20.45 siamo orgogliosi di presentare il libro: “Fuori dal tempio. La Chiesa al servizio dell’umanità” ed ospitarne l’autore Pierluigi Di Piazza, del Centro di accoglienza per stranieri e di promozione culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano (Udine).
Dalla presentazione tenuta al Centro Balducci:
“Mi sento laico, umile credente sempre in ricerca, prete per un servizio disponibile, disinteressato, gratuito nella comunità cristiana e nella società; anticlericale, cioè non appartenente ad una categoria; non funzionario della religione. Si può così intuire quale sia a livello di comunicazione l’effetto del cercare giustizia, verità, uguaglianza, pace, condivisione”. Parla don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza per stranieri Ernesto Balducci di Zugliano, e racconta la sua storia di uomo e di prete, di insegnante e di animatore culturale, alle prese con i temi più discussi nelle comunità cristiana: le delicate posizioni dei separati e divorziati nella Chiesa, l’aborto, l’omosessualità, il celibato dei preti, il sacerdozio delle donne, la pedofilia, la malattia e il fine vita.
Pierluigi Di Piazza, prete parroco, laureato in Teologia, ha ricevuto nel 2006 la laurea ad honorem dell’Università degli Studi di Udine quale “imprenditore di solidarietà”. Insegnante per 30 anni, nel 1988 ha fondato il Centro di accoglienza per stranieri e di promozione culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano (Udine) di cui è responsabile. Collabora con giornali e riviste. Tra le sue pubblicazioni, “Nel cuore dell’umanità, storia di un percorso” (2006) e “Questo straordinario Gesù di Nazaret” (2010).
L’incontro si terrà presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro e sarà possibile acquistare il volume.
Allego la locandina dell’evento ed invito come sempre tutti a segnalare la serata.
Fuori dal tempio: la Chiesa al servizio dell'umanità, di Pierluigi Di Piazza (448,2 KiB, 13 download)
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In genere in queste poche righe, cerco di riflettere su qualche tema o di carattere generale o di vita interna dell’Associazione, questa volta invece voglio occupare questo spazio per condividere con voi un’emozione profonda e intensa che ho provato incontrando, in occasioni diverse due persone, lo scrittore israeliano Amos Oz ed un prete, Pierluigi Di Piazza, fondatore ed anima del Centro d’accoglienza e promozione culturale “E. Balducci” di Zugliano (Udine).
Due persone distanti geograficamente tra loro – uno, ebreo d’Israele, l’altro friulano -culturalmente e per formazione; uno laico, non religioso, l’altro prete (che rifiuta peraltro l’etichetta di “funzionario del sacro”) ed operatore sociale, ma uniti da un convinto e sentito “I care” (mi riguarda). Entrambi sono impegnati a dare il loro contributo per una soluzione concreta, realistica e possibile ai “drammi delle persone e dei popoli” siano essi ebrei e palestinesi per il primo, o tutti i diseredati del mondo per il secondo.
Un compito impegnativo, vissuto e partecipato da tutti e due, in modo diretto, semplice, credibile, senza nascondersi e nasconderci difficoltà e perseguito con modalità a tratti simili; essenzialmente la parola per l’uno e l’altro, la parola e l’accoglienza per il secondo, e a volte diverse: accettazione del “compromesso”, inteso in senso alto come capacità di adeguarsi al reale, alla vita (il contrario di compromesso è per lui fanatismo, morte), per risolvere la questione israelo-palestinese, per Oz; intransigenza ferma, non nei confronti delle persone, ma sui principi, sulla scelta delle soluzioni per Di Piazza, perché una sola può essere la strada da percorrere se ci si vuol mettere dalla parte dei diseredati.
Mi fermo qui, con queste brevi annotazioni perché non vorrei togliervi il piacere della scoperta, e che scoperta!
Aggiungo solo due suggerimenti di letture per facilitarvi nella vostra ricerca: