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Presentazione del libro “I buchi neri di Sarajevo” di Božidar Stanišić

Venerdì 13 gennazio 2017 alle ore 20.45 presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro ospiteremo Božidar Stanišić, autore del libro I buchi neri di Sarajevo, Bottega Errante Edizioni, e la traduttrice Alice Parmeggiani.

“I buchi neri di Sarajevo” è la prima raccolta di racconti che Stanišić, bosniaco, esule, pubblica in Italia. Contrariamente a quanto il titolo potrebbe far pensare, l’opera non narra la guerra: la tragedia bosniaca viene evocata attraverso i pensieri e i silenzi di uomini e donne sopravvissuti. È un’accorata condanna di qualsiasi guerra.

Dalle pagine del libro traspaiono sentimenti come nostalgia, timore e dolore, ma anche speranza, pur nella consapevolezza che la propria fuga potrebbe diventare un esilio senza ritorno. Lo smembramento della ex-Jugoslavia ha cancellato la civiltà, la lingua, la cultura e soprattutto la convivenza tra le diverse culture ed è questa la drammatica conseguenza del conflitto.

La scelta di presentare il libro di Božidar Stanišić è un’occasione per parlare della tragedia della guerra nella ex-Jugoslavia, dal punto di vista di uno scrittore che da quella guerra è fuggito e che in quei luoghi è vissuto e ha studiato.

Dal sito di BEE: Božidar Stanišić è nato a Visoko, Bosnia, nel 1956. Si è laureato in filosofia.  Ha insegnato fino al 1992 quando fugge dalla guerra civile in Bosnia rifiutandosi di indossare qualunque tipo di divisa. Arriva in Italia e trova la sua residenza a Zugliano dove si ferma  con la famiglia e vive tuttora. Nel 1993 pubblica I buchi neri di Sarajevo (MGS Press); negli anni successivi con l’associazione “E. Balducci” pubblica tre raccolte di poesie Primavera a Zugliano, Non-poesie, Metamorfosi di finestre, successivamente la raccolta di racconti intitolata Tre racconti. È presente con un testo nell’antologia della narrativa bosniaco-erzegovese del Novecento Racconti dalla Bosnia, a cura di G. Scotti. Riprende la produzione in prosa con Bon Voyage, Il cane alato e altri racconti. Nel 2011 pubblica il libro per ragazzi La cicala e la piccola formica, nel 2012 Piccolo, rosso e altri racconti. Diverse prose e poesie sono sparse in numerose antologie italiane e straniere. Alcuni suoi racconti, saggi e poesie sono tradotti in francese, inglese, sloveno, albanese, giapponese e cinese.

Dal sito dell’osservatorio Balcani e Caucaso: Alice Parmeggiani, slavista e traduttrice, è stata insignita del “Premio PEN Serbia 2014” come “miglior traduttrice dal serbo” (…) Figlia di madre serba e di padre friulano, (…) dopo la laurea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha vinto la cattedra di lingua e letteratura serba e croata all’Università degli Studi di Udine e di Trieste. Da circa vent’anni affianca all’attività didattica e di ricerca, un’importante attività di traduttrice, per le più importanti case editrici italiane: da Feltrinelli, a Einaudi, a Zandonai, specializzata quest’ultima nella pubblicazione di opere letterarie di scrittori del sud-est dell’Europa.

In allegato la locandina, vi aspettiamo numerosi!

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Presentazione del libro “La ballata di Temi” di Michele Zanetti

Salve a tutti!

Siamo lieti di informare che venerdì 11 marzo 2016 alle ore 20:45, presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro, ospiteremo il nostro amico Michele Zanetti, per la presentazione del suo primo romanzo: “La ballata di Temi”, ADLE Edizioni.

foto copertina la ballata di temiMichele presenterà il suo lavoro mediante la proiezione di fotografie che ne evocano l’ambientazione e le letture di brani tratte dal romanzo.

La storia ha come teatro il mondo della palude, paesaggio tipico del litorale del Veneto Orientale prima della bonifica, a cui è indissolubilmente legato il protagonista, Artemidoro, detto Temi, che lì ha le sue radici, la sua anima e il suo destino.

Le sue vicende personali si intrecciano con gli avvenimenti della seconda guerra mondiale, ma su tutto prevale il respiro dell’ambiente e del territorio, che domina incontrastato ogni evento.

Vi consigliamo caldamente di partecipare alla serata, perché nel libro di Michele Zanetti rivive un mondo che noi abbiamo dimenticato.

In allegato la locandina, con preghiera di diffusione.

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Aspettando Dedica – Intervista “possibile” a Yasmina Khadra

079_khadra-yasmina-by-robert-espalieuCome anteprima e in collaborazione con il “Dedica Festival” di Pordenone (5-12 marzo 2016), che quest’anno ospiterà lo scrittore Yasmina Khadra (Mohammed Moulassehoul), l’associazione culturale “La Ruota” di Gruaro, presenterà venerdì 19 febbraio 2016, alle ore 20:45 a Villa Ronzani di Giai di Gruaro, una lettura scenica con accompagnamento musicale costruita attorno ad un’intervista “possibile” con lo scrittore franco-algerino.

La Ruota sceglie ancora una volta la formula dell’intervista, anche se solo “possibile”, che permette in modo più immediato, diretto e “facile” di enucleare la personalità ed il pensiero dell’autore prescelto.

L’intervista affronta varie tematiche, alcune personali e biografiche (scelta della letteratura, l’esilio) altre più generali, socio-politiche, (le contraddizioni del mondo contemporaneo, il terrorismo, il multiculturalismo) presenti nelle opere di Khadra e lo fa non solo ricostruendone indirettamente il pensiero, ma anche citandone direttamente le parole, con l’inserimento di brani tratti dai suoi libri. Per allargare poi la prospettiva dei fenomeni descritti, inserisce anche testimonianze di altri scrittori del mondo musulmano (Merissi, Jelloun, Sawar, Dustiyar).

L’intento è quello di proporre allo spettatore-lettore “un viaggio che obbliga, chi lo affronta, ad immedesimarsi nello squallore, nell’umiliazione, nella fatica della sopravvivenza di tante popolazioni nordafricane e mediorientali, martoriate da decenni di conflitti… e a riflettere sulla complessità del mondo arabo, su come fare delle scelte, su come le scelte a volte, nella vita, possono essere ostacolate, addirittura cancellate dal fato… e questo senza spiegare tutta la storia del mondo arabo, senza dare giudizi… deve essere il lettore a darli ma per farlo certamente è necessario scoprire le radici del male per comprenderne le conseguenze.”

(da “Intervista possibile a Yasmina Khadra” a cura di Mariella Collovini)

In allegato la locandina della serata, con preghiera di diffusione.

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Lettura scenica ‘Oratorio per Pier Paolo’

COMUNICATO STAMPA DEL 5/12/2015

SABATO 19 DICEMBRE 2015 – ore 20.45 – in SALA CONSILIARE a GRUARO (VE)

Lettura scenica con interventi musicali e cantati: “Oratorio per Pier Paolo”.

L’associazione culturale “La Ruota”,  con il patrocinio del Comune di Gruaro (VE), è lieta di presentare una lettura scenica con interventi musicali e cantati, intitolata “Oratorio per Pier Paolo”, in occasione del quarantennale della morte di P. P. Pasolini.

P19-12-2015_oratorio-ppp_web-01asolini poeta? Pasolini scrittore? Saggista? Critico? Cineasta?

Pasolini, che si definiva “una forza del passato più moderno di ogni moderno”, è stato tutto questo.

È stato un intellettuale, profeta, corsaro, luterano, che più di altri, ha cercato di capire ed interpretare il tempo nel quale viveva, le grandi trasformazioni in atto e le contraddizioni della società italiana negli anni del dopoguerra.

Il compianto, a lui dedicato a 40 anni dalla sua morte, vuole percorrere con rispetto, cura, attenzione il percorso artistico-esistenziale di Pier Paolo, dal momento in cui con “disperata vitalità” egli tentava di preservare e recuperare la lingua friulana “di ca da l’aga”, permettendole di assumere dignità letteraria attraverso la poesia.

(in allegato la locandina, con preghiera di diffusione)

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‘A proposito di Pasolini…’, una conversazione con Angelo Battel

03-12-2015_ppp-battel_web-02La Ruota dedica, quest’anno, parte della sua programmazione a P. P. Pasolini a 40 anni dalla morte, per ricordarne l’originalità, la complessità e attualità del pensiero e la vastità della produzione letteraria ed artistica.

Si incomincia giovedì 3 dicembre 2015, alle ore 20.45, in Villa Ronzani a Giai di Gruaro, con un incontro, o meglio, “conversazione” con il dottor Angelo Battel, dell’Ufficio Cultura del Comune di San Vito al Tagliamento.

La chiave interpretativa della serata sta tutta nella scelta della formula,“conversazione”, che nella sua apparente genericità e semplicità apre al fattore sorpresa e dà la possibilità al relatore, e di conseguenza a noi tutti, di spaziare, senza una rigida classificazione, su molteplici aspetti e tematiche della produzione pasoliniana.

La serata poi, nelle intenzioni dell’associazione, servirà da prologo alla lettura scenica: “Una terra, una lingua, un amore – Oratorio per Pier Paolo”, prevista per il 19 dicembre 2015.

In allegato la locandina della serata, con preghiera, come sempre, di diffusione.

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Presentazione del libro “Ballando con Cecilia” di Pino Roveredo

pino-roveredo_ballando-con-cecilia_smallVenerdì 20 febbraio 2015 alle ore 20:45, siamo orgogliosi di ospitare nuovamente lo scrittore Pino Roveredo (già vincitore nel 2005 del Premio Campiello), che presenterà la nuova edizione del libro “Ballando con Cecilia”, editore Bompiani.
L’incontro si terrà presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro.

Ancora una volta Roveredo affronta con grande “pietas” il tema degli “ultimi”, i pazienti questa volta di un ospedale psichiatrico, con le loro storie ”sospese”, concentrandosi in particolare su Cecilia, una figura enigmatica, inizialmente ostile, che a poco a poco, di fronte ad un semplice atto di gentilezza, abbassa le sue difese e si racconta, rivelando tutta l’assurdità di un vivere immobile, atemporale, fermo al momento del suo ricovero. Ed allora l’io narrante, per scuotere la polvere del tempo, crea metaforicamente, trascinandovi Cecilia, un ballo vorticoso, in cui gli eventi si susseguono, si concentrano, in un illusorio recupero degli anni perduti.

Pino Roveredo è nato nel 1954 a Trieste da una famiglia di artigiani: il padre era calzolaio. Dopo varie esperienze (e salite) di vita, ha lavorato per anni in fabbrica. Operatore di strada, scrittore e giornalista, collaboratore del “Piccolo” di Trieste, fa parte di varie organizzazioni umanitarie che operano in favore delle categorie disagiate. Tra le sue opere, “Schizzi di vino in brodo” (2000), “Ballando con Cecilia” (2000), da cui lui stesso ha tratto una stesura teatrale rappresentata al Festival di Todi. Bompiani ha pubblicato “Mandami a dire” (2005, Premio Campiello, Premio Predazzo, Premio Anmil, Premio “Il campione”), “Capriole in salita” (2006), “Attenti alle rose” (2009). “Caracreatura” ha vinto il Premio Torre di Castruccio 2008. “Attenti alle rose” ha vinto i premi: La Lizza d’oro di Massa Carrara e il Premio “Giuseppa Giusti” di Monsummano.

In allegato la locandina dell’evento, con preghiera di diffusione.

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Aspettando Dedica PN – Intervista “possibile” a Luis Sepúlveda

13-02-2015_sepulveda_webCome anteprima e in collaborazione con il “Dedica Festival” di Pordenone, che quest’anno ospiterà lo scrittore Luis Sepúlveda, l’associazione culturale “La Ruota” di Gruaro, presenterà venerdì 13 febbraio 2015, alle ore 20:45 a Villa Ronzani di Giai di Gruaro, una lettura scenica con accompagnamento musicale costruita attorno ad un’intervista “possibile” con lo scrittore cileno.

Intervista possibile, anche se solo immaginata, composta da spezzoni di altre interviste reali, ricordi e riflessioni che ruotano tutte attorno al tema della poesia ed al rapporto che l’autore ha con essa. Il tutto funge da prologo alla lettura di alcuni suoi componimenti poetici che spaziano da tematiche private, quali l’amore per la sua donna e i suoi cari, a quelle di impegno sociale e politico. All’interno della ricca e varia produzione letteraria di Sepúlveda è stato privilegiato questo aspetto “minore”, perché come dice lui “nei miei versi si spoglia finalmente di armatura e di vestiti una parte molto segreta di me stesso”.

In allegato la locandina della serata, con preghiera di diffusione.

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Presentazione del libro “Fuori fuoco” di Chiara Carminati

L’associazione culturale “La Ruota” di Gruaro conclude l’anno 2014 ospitando, venerdì 12 dicembre 2014 alle ore 20:45 presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro, la scrittrice Chiara Carminati per la presentazione del libro “Fuori fuoco”, edito da Bombiani.

carminati_fuori-fuoco_small“Fuori fuoco” racconta la prima guerra mondiale attraverso gli occhi di una ragazzina, Jolanda, chiamata “Pajute”, per i suoi capelli biondi. Siamo in Friuli, a Martignacco, e la protagonista ci accompagna con i suoi pensieri e le sue azioni in una specie di diario che combina parole e fotografie “fuori fuoco”. Il libro è una storia di donne che combattono una loro guerra quotidiana lontano dal fronte, dalle trincee, dagli uomini; è anche la narrazione di un’avventura bellica basata su diari, testimonianze, cronache e documenti.

Chiara Carminati laureata in lettere moderne e specializzata in didattica della poesia, scrive e traduce libri e in particolare si interessa di poesia per bambini e dei bambini.
È nata e vive a Udine; conduce laboratori e incontri di promozione della lettura presso biblioteche, scuole e librerie in Italia e all’estero, collabora con illustratori e musicisti in spettacoli e laboratori creativi.
Nel 2012 ha ricevuto il Premio Andersen come miglior autrice.

La serata sarà curata e presentata dalla giornalista e scrittrice Elena Commessatti.

N.B. La presente è la prima di una serie di attività dedicate al centenario della prima guerra mondiale, che abbiamo in programma per questo e il prossimo anno.

In allegato la locandina della serata.

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Presentazione del libro “La strada per il Don” di Paolo Venti

L’associazione culturale “La Ruota” di Gruaro è lieta di ospitare nuovamente, venerdì 28 novembre 2014 alle ore 20:45 presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro, lo scrittore Paolo Venti per la presentazione del libro “La strada per il Don”, Ediciclo Editore.

dalla scheda del libro dell’editore:

la strada per il donUn viaggio alla ricerca di un passato doloroso: gli alpini che non sono mai tornati dal fronte del Don, durante la Seconda Guerra Mondiale. Una memoria privata che, prendendo le mosse da una scatola piena di lettere conservate per settant’anni, si trasforma in testimonianza collettiva, grazie al ritmo lento e riflessivo del viaggio, dal Danubio al Mar Nero, fino ad attraversare la grande pianura russa.

Con la bicicletta a volte si possono ripercorrere tracce, risalire indietro nel tempo e scavare dentro la propria storia. In questo caso il punto di partenza è un fascio di lettere, quelle che nell’inverno del 1942-43 furono spedite dal fronte russo da due alpini, due alpini che non tornarono più. Per settant’anni queste lettere sono rimaste in un cassetto, poi un lontano nipote ha inforcato la bicicletta e ha deciso di andare a vedere, a ricordare. Ne è nato un viaggio in solitaria attraverso Serbia, Romania, Ucraina, Russia, per lo più in bici ma, nei tratti più “monotoni”, anche in treno, in pullman, in autostop per un totale di 4000 chilometri. È stata una lunga traversata, prima lungo il Danubio, poi sulla costa del Mar Nero, fra campi che si perdono nell’orizzonte, grandi città come Bucarest e Kiev, o piccoli villaggi della povera campagna ucraina e russa. Fino al Don, idealmente la meta del viaggio e della memoria.

Con tutto il tempo per ricordare, pensare, incontrare persone.

Paolo Venti, insegnante di latino e greco al Liceo “Leopardi Majorana” di Pordenone, autore di traduzioni e testi scolastici, è attivo in varie iniziative culturali della Destra Tagliamento. Ha pubblicato “Pedalando con gli dei” (Ediciclo 2011, da noi presentato a maggio 2013) e “La strada per il Don” (Ediciclo 2014).

Alleghiamo la locandina dell’evento e Vi invitiamo come sempre a segnalare la serata.

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Divagazioni in forma di ruota (parte 6)

continuiamo la pubblicazione di versi inviatici dai soci e sodali, in occasione del decennale della nostra associazione…

I SEGRETI DELL’EQUILIBRIO

La bicicletta sull’erba ha un colore di lepre,
di aria bagnata tra i sambuchi
a chiazze sui margini della strada.
Spera forse in futuri
di vera serenità, mentre le ruote
girano veloci tra le foglie, non traballano.

Non teme il crollo, ignora
le condizioni del suo procedere
pur senza perdere
i fondamenti della sua stabilità
agile sfrecciando sull’asfalto.

La rallenta un vento di collina
nella salita più lunga, vacillando
quasi immobile non tiene
l’altezza concessa da corse sfrenate
e presto cede alla gravità.

La ragazza si rialza
come sul filo di una nuova mente
aperta oltre le nuvole. E riscopre
la bellezza negata di un effetto
altrove orripilante appreso
apparso inutile….
la meravigliosa applicazione
dei rotolamenti dell’equilibrio!

Silva Bettuzzi