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Aspettando Dedica PN – Intervista “possibile” a Luis Sepúlveda

13-02-2015_sepulveda_webCome anteprima e in collaborazione con il “Dedica Festival” di Pordenone, che quest’anno ospiterà lo scrittore Luis Sepúlveda, l’associazione culturale “La Ruota” di Gruaro, presenterà venerdì 13 febbraio 2015, alle ore 20:45 a Villa Ronzani di Giai di Gruaro, una lettura scenica con accompagnamento musicale costruita attorno ad un’intervista “possibile” con lo scrittore cileno.

Intervista possibile, anche se solo immaginata, composta da spezzoni di altre interviste reali, ricordi e riflessioni che ruotano tutte attorno al tema della poesia ed al rapporto che l’autore ha con essa. Il tutto funge da prologo alla lettura di alcuni suoi componimenti poetici che spaziano da tematiche private, quali l’amore per la sua donna e i suoi cari, a quelle di impegno sociale e politico. All’interno della ricca e varia produzione letteraria di Sepúlveda è stato privilegiato questo aspetto “minore”, perché come dice lui “nei miei versi si spoglia finalmente di armatura e di vestiti una parte molto segreta di me stesso”.

In allegato la locandina della serata, con preghiera di diffusione.

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Presentazione del libro “Fuori fuoco” di Chiara Carminati

L’associazione culturale “La Ruota” di Gruaro conclude l’anno 2014 ospitando, venerdì 12 dicembre 2014 alle ore 20:45 presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro, la scrittrice Chiara Carminati per la presentazione del libro “Fuori fuoco”, edito da Bombiani.

carminati_fuori-fuoco_small“Fuori fuoco” racconta la prima guerra mondiale attraverso gli occhi di una ragazzina, Jolanda, chiamata “Pajute”, per i suoi capelli biondi. Siamo in Friuli, a Martignacco, e la protagonista ci accompagna con i suoi pensieri e le sue azioni in una specie di diario che combina parole e fotografie “fuori fuoco”. Il libro è una storia di donne che combattono una loro guerra quotidiana lontano dal fronte, dalle trincee, dagli uomini; è anche la narrazione di un’avventura bellica basata su diari, testimonianze, cronache e documenti.

Chiara Carminati laureata in lettere moderne e specializzata in didattica della poesia, scrive e traduce libri e in particolare si interessa di poesia per bambini e dei bambini.
È nata e vive a Udine; conduce laboratori e incontri di promozione della lettura presso biblioteche, scuole e librerie in Italia e all’estero, collabora con illustratori e musicisti in spettacoli e laboratori creativi.
Nel 2012 ha ricevuto il Premio Andersen come miglior autrice.

La serata sarà curata e presentata dalla giornalista e scrittrice Elena Commessatti.

N.B. La presente è la prima di una serie di attività dedicate al centenario della prima guerra mondiale, che abbiamo in programma per questo e il prossimo anno.

In allegato la locandina della serata.

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Presentazione del libro “La strada per il Don” di Paolo Venti

L’associazione culturale “La Ruota” di Gruaro è lieta di ospitare nuovamente, venerdì 28 novembre 2014 alle ore 20:45 presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro, lo scrittore Paolo Venti per la presentazione del libro “La strada per il Don”, Ediciclo Editore.

dalla scheda del libro dell’editore:

la strada per il donUn viaggio alla ricerca di un passato doloroso: gli alpini che non sono mai tornati dal fronte del Don, durante la Seconda Guerra Mondiale. Una memoria privata che, prendendo le mosse da una scatola piena di lettere conservate per settant’anni, si trasforma in testimonianza collettiva, grazie al ritmo lento e riflessivo del viaggio, dal Danubio al Mar Nero, fino ad attraversare la grande pianura russa.

Con la bicicletta a volte si possono ripercorrere tracce, risalire indietro nel tempo e scavare dentro la propria storia. In questo caso il punto di partenza è un fascio di lettere, quelle che nell’inverno del 1942-43 furono spedite dal fronte russo da due alpini, due alpini che non tornarono più. Per settant’anni queste lettere sono rimaste in un cassetto, poi un lontano nipote ha inforcato la bicicletta e ha deciso di andare a vedere, a ricordare. Ne è nato un viaggio in solitaria attraverso Serbia, Romania, Ucraina, Russia, per lo più in bici ma, nei tratti più “monotoni”, anche in treno, in pullman, in autostop per un totale di 4000 chilometri. È stata una lunga traversata, prima lungo il Danubio, poi sulla costa del Mar Nero, fra campi che si perdono nell’orizzonte, grandi città come Bucarest e Kiev, o piccoli villaggi della povera campagna ucraina e russa. Fino al Don, idealmente la meta del viaggio e della memoria.

Con tutto il tempo per ricordare, pensare, incontrare persone.

Paolo Venti, insegnante di latino e greco al Liceo “Leopardi Majorana” di Pordenone, autore di traduzioni e testi scolastici, è attivo in varie iniziative culturali della Destra Tagliamento. Ha pubblicato “Pedalando con gli dei” (Ediciclo 2011, da noi presentato a maggio 2013) e “La strada per il Don” (Ediciclo 2014).

Alleghiamo la locandina dell’evento e Vi invitiamo come sempre a segnalare la serata.

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Divagazioni in forma di ruota (parte 6)

continuiamo la pubblicazione di versi inviatici dai soci e sodali, in occasione del decennale della nostra associazione…

I SEGRETI DELL’EQUILIBRIO

La bicicletta sull’erba ha un colore di lepre,
di aria bagnata tra i sambuchi
a chiazze sui margini della strada.
Spera forse in futuri
di vera serenità, mentre le ruote
girano veloci tra le foglie, non traballano.

Non teme il crollo, ignora
le condizioni del suo procedere
pur senza perdere
i fondamenti della sua stabilità
agile sfrecciando sull’asfalto.

La rallenta un vento di collina
nella salita più lunga, vacillando
quasi immobile non tiene
l’altezza concessa da corse sfrenate
e presto cede alla gravità.

La ragazza si rialza
come sul filo di una nuova mente
aperta oltre le nuvole. E riscopre
la bellezza negata di un effetto
altrove orripilante appreso
apparso inutile….
la meravigliosa applicazione
dei rotolamenti dell’equilibrio!

Silva Bettuzzi

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Divagazioni in forma di ruota (parte 5)

in occasione del decennale della nostra associazione, alcuni soci ci hanno inviato dei versi che volentieri pubblichiamo…

DECENNALE

E nonostante tutto
noi siamo ancora qui
ineluttabilmente
tra incanti appassionati
e geremiadi stanche
a frazionare l’ora drammatica
                                 e confusa
del presente slabbrato
gemma dell’ieri infelice.

 

E andiamo ancora avanti
                      inevitabilmente
a pensare che
                          forse
un aleph di parole
può essere rimedio forza
                      anche consolazione
nel vortice dei raggi.

CI

RUOTA

Nell’ossessivo giro tracciava
                           sulla terra
meravigliosi cerchi e labirinti
                            oscuri
intersecando i segni
con quelli dei passati
per giungere
                        d’illusione
al vortice
                 del senso
all’armonia segreta, la memoria
                                     dispersa
l’antica vibrazione…

CI

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Divagazioni in forma di ruota (parte 4)

in occasione del decennale della nostra associazione, alcuni soci ci hanno inviato dei versi che volentieri pubblichiamo…

AUGURI, RUOTA!

Roda nasuda cun fasìnis di parolis,
perla piciada tal cuol dal ciel,
righis dolsis, pinseirs
promessis e suns
ti scrivi.
T’impresti la luna
pal sò lusour
t’impresti la tiara
par ciaminà
e và cuma ‘na sisila
par dut il mont.

GILBERTA ANTONIALI

Ruota nata con fasci di parole/ perla pendente dal collo del cielo/ dolci righe, pensieri/ promesse e sogni/ ti invio./ Ti presto la luna/ per farti luce/ ti presto la terra/ per camminare/ e va come una rondine/ per tutto il mondo.

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Divagazioni in forma di ruota (parte 3)

in occasione del decennale della nostra associazione, alcuni soci ci hanno inviato dei versi che volentieri pubblichiamo…

DEFINIZIONE

Non sono di sole
quelli di una ruota
non scie di chiaro
lucide e tese.
Solo funamboli impazienti
in girotondo diviso,
distanti equilibristi
stabili al centro.

L.B.

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Divagazioni in forma di ruota (parte 2)

in occasione del decennale della nostra associazione, alcuni soci ci hanno inviato dei versi che volentieri pubblichiamo…

CAMMINO TONDO

Il presente è curvato
bisogna capire se
                                la piega
gira in avanti
o si lancia
inesorabilmente
nelle spire
              note
del già stato.

M.

CONSTATAZIONE

Il viaggio è iniziato, ora è sicuro
non più pause ritardi sospensioni,
il cammino è segnato basta andare
tutto prosegue, come naturale.

M.

QUESTO, ALMENO

Questo, almeno, l’ho capito.
Nel corso del cammino per breve
passeggiata in piano a passo lento
o in arrampicata verticale
                                                   ardua
per conservare i padri
                                   da tramandare ai figli
nel futuro sicuro di una cengia
da dietro alle tue spalle
                      agli sguardi sereni d’orizzonte,
la regola è la stessa, sempiterna:
bilanciare con calma il ritmo
                                           il movimento,
tra prudenza dell’occhio
                e tempo del respiro,
                per rimanere dritti
mentre la ruota gira.

M.

GIROTONDO

Ruoto intorno a me
al mio centro
               variabile
mi dono un giro
                  e un altro
e un altro ancora
                    tondo
per darmi un occhio
                        folle
un respiro sul mondo
che ruota
                  intorno a me.

M.

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Divagazioni in forma di ruota (parte 1)

in occasione del decennale della nostra associazione, alcuni soci ci hanno inviato dei versi che volentieri pubblichiamo…

METAMORFOSI

Al mattino via, a lavorare,
in corriera continuavo a sognare.
Sognavo la morosa, la famiglia, la casa
un trattore, l’amore e un campo da arare.
Temevo reverente la camicia bianca di Lino
e la pacca pesante sulle spalle di Luciano
Sembrava proprio sbocciato il secolo d’oro
e i nostri “paroni” ne facevan tesoro
Fatiche tante e tanti calli sulle mani
fronte bagnata di sudore in quegli anni.
Ora che son vecchio e raggiunto ho tutto
frana quel mondo e mi sento distrutto
Crolla anche il “bianco” insieme al frigo
della solidarietà… “mi no me intrigo”
Anche le tute han mutato colore
son rosse, gialle, verdi, divise per settore
Son frastornato, certo lo ammetto
non c’è più quel mondo che per me era corretto
Dove sono volate speranze e fatiche?
Forse il profitto le ha buttate alle ortiche?
Non c’è più el paron “che in dialet el comanda”
ora c’è un FONDO che va e tutto sprofonda
Solo la RUOTA continua a girare
diese anni de sbrunto per farla ruotare
co’ libri, incontri, mostre e teatri
le ciacole volan, incantando i presenti
ma co’ la cultura, putei, no se magna
i dise quei che sempre i se lagna
Ades che i ga dovesto pusàr i impresti
tuti ‘sti libri i deventa indigesti-
Solo la RUOTA continua a girare
diese ani de sbrunto par farla ruotare.

GIANFRANCO DANELUZZI

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Ancora a proposito della “Ragazza con l’orecchino di perla”

Per chi volesse accostarsi all’ambiente socio-economico ed artistico dell’Olanda del’600 (Golden age), in cui fiorì e si sviluppò la pittura di Vermeer, può essere utile e piacevole la lettura del romanzo di Tracy Chevalier “La ragazza  con l’orecchino di perla”, in cui l’autrice costruisce, inserendola in un convincente e coinvolgente affresco d’insieme, un’affascinante ipotesi, sia pur romanzata ed immaginaria, sulla genesi del quadro che dà il titolo alla mostra di Bologna di Palazzo Fava, che noi de La Ruota andremo a visitare il 18 maggio. Il libro è disponibile anche presso la Biblioteca comunale di Gruaro – orario di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì, dalle ore 15:30 alle 18:30. Buona lettura e…visione.

La ragazza con l’orecchino di perla / Tracy Chevalier; traduzione di Luciana Pugliese. – Vicenza: Neri Pozza, 2000. – 237 p.; 21 cm.

copertina_ragazza-orecchino-perla_neri-pozzaTracy Chevalier è nata a Washington. Nel 1984 si è trasferita in Inghilterra, dove ha lavorato a lungo come editor. Il suo primo romanzo è La Vergine azzurra (Neri Pozza, 2005). Con La ragazza con l’orecchino di perla (Neri Pozza, 2000) ha ottenuto, nei numerosi paesi in cui il libro è apparso, un grandissimo successo di pubblico e di critica. Bestseller internazionali sono stati anche i suoi romanzi successivi: Quando cadono gli angeli (Neri Pozza, 2002), La dama e l’unicorno (Neri Pozza, 2003), L’innocenza (Neri Pozza, 2007), L’ultima fuggitiva (Neri Pozza, 2013).

Delft, Olanda, XVII secolo. Griet ha sedici anni e deve andare a servizio presso la famiglia di un pittore per poter sostenere la famiglia visto che il padre è diventato cieco dopo un incidente e non può più lavorare. La cosa si preannuncia difficile e dolorosa, ma nello stesso tempo qualcosa sta per segnare il suo destino: i due coniugi che le daranno lavoro infatti sono il famoso pittore Johannes Vermeer e la moglie Catharina, che vengono a casa sua per incontrarla mentre lei sta preparando il pranzo in cucina. All’artista basta un’occhiata al vassoio in cui Griet ha sistemato le verdure, disposte per sfumature di colore, per capire che ha davanti una ragazza profonda e intelligente. Griet dovrà sopravvivere al duro lavoro e, soprattutto, ai rimproveri di Maria Thins suocera del pittore, e alla gelosia di Catharina; nemmeno le figlie dei due signori le renderanno la vita facile, accanendosi contro di lei.
Griet non è ambiziosa, anzi cerca di rimanere nell’ombra. Ma ha una grande personalità e intuito artistico, per cui il solo fatto di esistere con il suo mondo di emozioni e osservazioni, la porta a essere una figura scomoda in casa a misteriosamente affascinante. Perfino quando capisce che il pittore ha ammirazione per lei e per le sue capacità permettendole di preparargli i colori e volendo farle il ritratto, essa non perde mai di vista la sua realtà. Lei è una popolana e tale rimane, ma cerca solo di essere consapevole delle sfumature del suo mondo interiore. La tempesta di emozioni che turbina intorno a lei riesce a turbarla, ma non a travolgerla e, mentre le altre persone coinvolte arrivano a logorare i rapporti, lei esce vittoriosa come un’eroina e rimane tale anche quando è convinta di essere fuori dai giochi di quella casa ricevendo in dono gli orecchini del ritratto…

Alessandra Maurutto