Giunti sulle rive del Canal Grande ci siamo trovati di fronte alla ridondante facciata barocca della chiesa di San Stae, abbreviazione tipicamente veneziana di Eustachio.
Le visite all’interno dell’edificio sarebbero state sospese al pubblico per la presenza di una mostra temporanea, tuttavia il custode gentilmente ci ha permesso di raggiungere l’area presbiteriale per ammirare il ciclo di tele con gli apostoli, dipinti nel corso del XVIII secolo dai più celebri pittori allora in voga a Venezia.
E’ stata piacevole la sosta a San Giovanni Elemosinario, la chiesa del quartiere di Rialto, gelosa custode di capolavori di Tiziano, di Palma il Giovane e del Pordenone.
Una meritata tappa ristoratrice in campo San Polo e poi la visita, all’interno dell’omonima chiesa, dell’Oratorio del Crocifisso, con il celebre ciclo della Via Crucis realizzato da Giandomenico Tiepolo, impresa che rese famoso il figlio del grande Giambattista.
Abbiamo concluso la giornata con uno dei capolavori dell’architettura gotica sacra di Venezia: Santa Maria Gloriosa dei Frari. L’ampia chiesa conventuale è un vero e proprio museo che permette di fare un viaggio immaginario attraverso secoli di pittura e scultura veneziana. Tra i numerosi capolavori siamo stati inevitabilmente ammaliati dalla maestosa Assunta del Tiziano che splende sull’altar maggiore.
Particolarmente numeroso è stato il gruppo che ha aderito all’uscita del 13 ottobre, l’ultima prevista.
Finalmente abbiamo avuto l’occasione di prendere il vaporetto per raggiungere la chiesa del Redentore, sull’isola della Giudecca e abbiamo provato l’emozione di passare sotto al ponte dell’architetto Calatrava, il cantiere tanto discusso negli ultimi mesi. La chiesa palladiana del Redentore, costruita in seguito al voto fatto dal senato veneziano durante la pestilenza che colpì la città tra il 1575 e il 1577, con la vasta sala ed il luminoso presbiterio ci ha riportato alla mente la folla di fedeli che entra nel santuario in occasione della processione votiva che viene celebrata da secoli, la terza domenica di luglio. I fedeli hanno modo di raggiungere la chiesa attraversando il ponte di barche che viene predisposto per l’occasione sul canale della Giudecca e che collega direttamente l’isola con le Zattere.
Il percorso di ritorno in vaporetto ci ha portato di fronte alla monumentale facciata della chiesa di Santa Maria del Rosario, o dei Gesuati, proprio sulla riva delle Zattere. All’interno ci siamo soffermati ad ammirare in particolare i capolavori del Tiepolo e le raffinate sculture di Gian Maria Morlaiter.
Dopo la pausa per un veloce pranzo nei pressi dell’Accademia ed un gelato rinfrescante vista la splendida giornata di sole, abbiamo fatto una passeggiata lungo le Zattere, gustandoci la vista sul Canale della Giudecca, come fanno di solito gli studenti ed i veneziani.
La chiesa di San Sebastiano ha degnamente chiuso il nostro “circuito Chorus”: l’edificio semplice all’esterno riserva sempre un’inaspettata sorpresa all’interno: le pareti ed i soffitti sono completamente coperti da tele ed affreschi di Paolo Veronese, uno dei “grandi” della pittura veneta cinquecentesca.
E’ stato forse un po’ noioso questo ripercorrere le tappe del nostro nutrito programma e sicuramente riduttivo considerato il patrimonio d’arte ed di architettura che abbiamo avuto modo di ammirare; mi ha fatto tuttavia piacere fissare un ricordo della nostra esperienza che con il tempo andrà sfumando nei ricordi.
Augurandomi che la nostra amicizia possa vederci coinvolti in altre future iniziative da realizzare insieme, saluto tutti con affetto e approfitto per augurare a tutti gli associati e simpatizzanti serene festività.
Mariangela Flaborea (Associazione culturale “Dimensione Cultura”)
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