Signore, Signori,
il 27 gennaio 2011, ore 18.00, in occasione del Giorno della memoria, sarà inaugurata la mostra personale di Claude Andreini.
La manifestazione avrà luogo nella Galleria Comunale di Portogruaro, “Ai Molini”, in centro storico.
La mostra sarà presentata da Imelde Rosa Pellegrini, Storica, e da Kristian Feigelson, sociologo, Professore all’Università La Sorbonne, di Parigi.
La mostra è articolata in due parti: nel primo mulino saranno visibili stampe classiche (da camera scura) in Bianco e Nero. Nel secondo, immagini a colore stampate su tela ed elaborate manualmente con una tecnica personale ed inedita. In tutto circa 45 foto. La stessa mostra sarà presentata negli USA al Chicago Historical Center il prossimo Primo Maggio (Giorno della memoria in America)
Inoltre sarà presentato il libro “SINTOMI – ritorni” realizzato dallo stesso fotografo, contenente sia fotografie di Auschwitz che di Terezin. Le prime appoggiate ad una presentazione di Roberto Salbitani, fotografo e scrittore; le seconde ad un testo di Kristian Feigelson, estratto dalla rivista della Sorbonne “THEOREME”. 140 pagine, circa 60 immagini.
Il presente messaggio serve di invito.
Nella speranza di vedervi numerosi, cordialmente
C. Andreini.
Mostra Andreini, testo Salbitani (142,0 KiB, 2 download)
Non hai il permesso di scaricare il file.
ohibo’ si firma anche KlauSS ! La demenza senile ti sta provocando seri problemi, vero ? Perche’ non parli anche delle porcate combinate dai tuoi amici belgi in giro per l’Africa che tanto adori ? Bello fare razzismo al contrario ed il bullo su Facebook.
Mi spiace esser dovuto scappare rapidamente prima della fine dell’inaugurazione di giovedì… comunque un commento a caldo.
Giuste ed appropriate le introduzioni della prof.ssa Imelde Rosa Pellegrini e del prof. Kristian Feigelson (complimenti per la voce tonante!) soprattutto per quanto concerne i temi della difficoltà e necessità della memoria, e per la problematica del racconto dell’inimmaginabile e dell’inenarrabile.
Però non ho potuto fare a meno di notare come fossero in maggior numero “le teste bianche”… la scarsa presenza di pubblico anagraficamente più giovane rischia di svilire quanto ci siamo, sensibilmente e correttamente, raccontato…
Comunque, la mostra nel primo mulino (sinistra) è STUPENDA, fotografia altissima, Andreini al suo massimo per picchi di intensità ed emozione, soprattutto quando si arriva alla foto del vagone sul binario morto… veramente un colpo al cuore!
Alcune foto (campi lunghi con binari) mi hanno invece ricordato l’atmosfera del famoso film di Béla Tàrr “Satantango”, e suscitato le medesime emozioni di smarrimento e perdizione.
La mostra nel secondo mulino (destra) invece ha suscitato in me meno emozioni… sarà che avevo già visto una buona parte delle fotografie esposte, però diciamo che in qualche maniera l'”accumulo di lavoro” dell’artista (la pittura, la lavorazione della carta di stampa) riduce in qualche modo la secchezza e crudezza delle foto esposte nella prima mostra.
Sarà che per me il bianco e nero resta, inesorabilmente, la quintessenza dell’arte fotografica.
Una visita è caldamente raccomandata a tutti!
Un commento che fa piacere e che ha colto i punti positivi e meno della mostra.Effettivamente, se abbiamo avuto l’onore di personaggi importanti per la cultura che hanno presenziato, l’assenza della nuova generazione era evidente. Tuttavia ho ricevuto la richiesta di guidare delle scolaresche per spiegare lamia fotografia e il suo concetto. Si sono susseguite ben 10 classe ossia circa 270alunni del mandanmento, tutte quante rispettose e curiose. Da aggiungere ai 1301 visitatori registrati che hanno visitato la mostra , numerosi fino all’ultima ora, arrivata troppo presto seconto il parere di tanti. l’ultimo visitatore, un editore, sarebbe interessato ad trasloccare la mostra a San Vito al Tagliamento con la presentazione del libro. Questo, pare che non se lo possono permettere le finanze del Comune di Portogruaro (15€), ma sarà messo in concorso al PRIX DU LIVRE” durante il festival di Arles in luglio prossimo.
Alla prossima, in teoria a Chicago, in maggio!
Claude Andreini