Il secondo lavoro, “Bloody Toner” di Francesco Roder omaggia l’horror degli anni 20, attraverso una riuscita parodia muta in bianco e nero dei classici di genere. Opera realizzata in sole 60 ore per il premio Collio Cinema di Gorizia (se non ho capito male…), tutto il mio plauso agli autori per essere riusciti ad inventarsi e condensare in 6 minuti un soggetto veramente divertente.
La storia di una fotocopiatrice demoniaca che si scatena con la goccia di sangue di una vergine è quanto di più improbabile possa pensarsi, ma qui la sospensione dell’incredulità è egregiamente sostenuta da una messa in scena veramente efficace. Gli “eccessi” registici non sono sovrabbondanti, la recitazione tutta sopra le righe (ancora un plauso alla protagonista, deliziosa) è convincente, le scelte di montaggio danno ritmo e brio al tutto, finanche le didascalie sono ottime: ironiche e divertenti. Insomma un lavoro onesto, ben girato, e soprattutto originale, senza tronfie o troppe pretese di esplicare chissà quali proponimenti… Ed in tale quadro e tale ottica posso ben volentieri mancare di eccepire a stereotipi ed anacronismi, ma semplicemente divertirmi.
Regista da rivedere in ambiti e modi più articolati.
Come già detto alla fine il film è risultato (meritatamente) il vincitore della serata, con una media voti di addirittura 3,30. Il fatto che non sia propriamente orrorifico la dice lunga sulla qualità delle altre pellicole in concorso.
Voto 3/4
[print_link]